Giussano, il nuovo palazzetto polivalente fa discutere: soldi sprecati o soluzione per gli eventi?

Palazzetto sì, palazzetto no? A Giussano ha creato dibattito “social” e anche fra la popolazione la notizia della realizzazione dell’edificio polivalente nell’area comunale di via Massimo D’Azeglio.
GIUSSANO PALATENDA REPERTORIO
GIUSSANO PALATENDA REPERTORIO Federica Verno

Palazzetto sì, palazzetto no? A Giussano ha creato dibattito “social” e anche fra la popolazione la notizia della realizzazione dell’edificio polivalente nell’area comunale di via Massimo D’Azeglio. Non, in realtà, un palazzetto inteso in senso stretto, ma una struttura con più funzioni come, fino a qualche anno fa, era il Palatenda di piazza della Repubblica, divenuto, nel tempo, luogo centrale di aggregazione, convivialità, musica, feste, un po’ di tutto, insomma. Abbattuto, qualche anno fa (anche perché non più a norma), ora, al suo posto, nel cuore cittadino, c’è il parco urbano.

Se da un lato c’è chi difende la necessità di lasciare “incontaminate” le aree verdi della città (recuperando siti dismessi, ad esempio), altri, invece, appoggiano la decisione dell’amministrazione comunale. Per alcuni sono “soldi sprecati” visto il tempo della pandemia, per altri, di contro, in città manca un luogo chiuso per gli eventi nella speranza, prima o poi, di ritornare a poter condividere la socialità.

Per l’opera sono stati allocati in bilancio circa 990mila euro e si è conclusa la fase della manifestazione di interesse per i progettisti. La superficie destinata alla struttura è di circa 700 metri quadrati coperti per circa 300 posti.

Se per alcuni cittadini uno spazio per 300 posti su una popolazione di circa 27mila abitanti è poco funzionale, essendoci altre strutture della medesima capienza per il sindaco: «È importante evitare di creare una cattedrale nel deserto con i conseguenti costi di gestione e manutenzione. Lo spazio polivalente risulta essere in un “ambito per servizi”, previsto dal Pgt comunale e dallo strumento programmatorio provinciale, vicino all’area mercato già utilizzata dalla cittadinanza anche come spazio per attività all’aria aperta, attività sportiva leggera e aspetto potrebbe favorire l’interconnessione di differenti aree pubbliche, con diverse funzioni, appunto. È un’opera presente e assolutamente in linea con il nostro programma elettorale» dice Citterio.

L’edificio «è stato progettato in modo da rispettare i criteri ambientali minimi – ha specificato l’assessore ai Lavori pubblici e Ambiente, Giacomo Crippa – con l’individuazione della soluzione migliore » . Nelle intenzioni dell’amministrazione «l’elemento caratterizzante del complesso dovrebbe essere la progettazione di uno spazio unitario, ma suddiviso, all’aperto o al coperto, per ospitare gli eventi durante la bella stagione – è un po’ l’idea alla base di quella che sarà l’effettiva progettazione – Tale aspetto, in tempi di attenzione al distanziamento sociale, permette di ampliare le possibilità di organizzare manifestazioni, pur rispettando delle buone norme di prevenzione».