Ferito in auto a Ronco, muore all’ospedale: i carabinieri indagano

Un italiano di 47 anni di Vaprio è morto giovedì sera all’ospedale di Vimercate dopo che attorno alle 20 era stato trovato ferito nella sua auto, parcheggiata in via Sant’Agostino. L’auto aveva uno sportello aperto e il guidatore aveva le gambe all’esterno, sull’asfalto, era seminudo e insanguinato abbondantemente all’altezza dell’inguine.
Un’ambulanza sul posto
Un’ambulanza sul posto Fabrizio Radaelli

Un italiano di 47 anni di Vaprio è morto giovedì sera all’ospedale di Vimercate dopo che attorno alle 20 era stato trovato ferito nella sua auto, parcheggiata in via Sant’Agostino, nel centro del paese del Vimercatese. L’auto era parcheggiata con uno sportello aperto e il guidatore, agonizzante, aveva le gambe all’esterno, sull’asfalto, era seminudo e insanguinato abbondantemente all’altezza dell’inguine.

I soccorritori si sono presentati per un intervento in ma si sono resi conto che a ferita, all’arteria femorale, era decisamente seria. Dopo la corsa in codice rosso all’ospedale di Vimercate l’uomo è morto un paio d’ore dopo il ricovero.

Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Bernareggio e della Compagnia di Vimercate: in particolare vogliono appurare se nel corso della serata abbia incontrato qualcuno; sembra che poco prima fosse passato a prendere una pizza d’asporto. Tra le ipotesi è che fosse un tossicodipendente e che, nel farsi una dose, si sia provocato la grave emorragia. Sarà comunque l’autopsia, nelle intenzioni degli inquirenti a dare la risposta definitiva.

Con la Squadra rilievi i militari hanno cercato nella notte di chiarire l’accaduto, trovandosi di fronte a varie ipotesi. Identificata la vittima, la scena ha richiesto vari accertamenti, anche di natura scientifica, resi difficili dalla pioggia. Anche grazie ai primi responsi medico-legali giunti dall’ospedale di Vimercate, ha preso piede l’ipotesi che a causare il decesso sia stata appunto l’emorragia, causata da ripetute iniezioni di sostanze stupefacenti, escludendo quella del suicidio o addirittura della morte violenta.

Il pm Stefania Di Tullio, magistrato di turno della procura di Monza, competente territorialmente su buona parte dei comuni del vimercatese, compreso Ronco Briantino, ha disposto comunque l’autopsia sul corpo della vittima, per cercare di chiarire definitivamente e spazzare ogni dubbio sui motivi del decesso.