Expo Milano ha chiuso: record, numeri, dichiarazioni e curiosità dell’esposizione

«Dichiaro ufficialmente chiusa l’Expo Milano 2015»: con la formula di rito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato chiusa l’edizione 2015 dell’esposizione Universale di Milano, sabato 31 ottobre. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui sei mesi di apertura di Expo.
Il momento della cerimonia di chiusura di Expo
Il momento della cerimonia di chiusura di Expo

Con circa mezz’ora di ritardo rispetto all’orario annunciato, alle 17:35 sono stati chiusi al pubblico gli ingressi di Expo Milano 2015. La giornalista e conduttrice Rai Cristina Parodi ha dato il via alla cerimonia di chiusura ufficiale di Expo Milano 2015, presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ricordati sul palcoi numeri del successo di Expo: 184 giorni di lavoro, 7 milioni di stranieri che hanno visitato l’evento, 21 milioni di visitatori e oltre 2 milioni di studenti.

Mattarella: «L’Italia vince se sana le sue fratture»

“L’Italia vince se è consapevole del valore della sua unità, se è capace di sanare le fratture anziché approfondirle”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso alla cerimonia di chiusura dell’Expo. La “sfida” dell’Expo, ha detto il capo dello Stato, “è stata vinta. E’ stata vinta da un’Italia che, quando si unisce in un impegno comune, evitando che le naturali diversità producano eccessi di antagonismo, sa esprimere grandi doti e mostrare al mondo le sue originali qualità”.

Ovazione per Sala, 21,5 milioni di ingressi

Ovazione per Giuseppe Sala a Expo. Quando il commissario unico ha preso la parola alla cerimonia conclusiva, tutto l’Open Air Theatre lo ha accolto con un’ovazione. «Ho il piacere di annunciare che un’ora fa, quando l’ultimo visitatore ha varcato i tornelli, abbiamo superato i 21,5 milioni di biglietti di ingresso emessi. Grazie a Tutti». «Abbiamo conquistato il mondo». Con la creatività, l’accoglienza e l’organizzazione «lo abbiamo conquistato con la prova di civiltà che siamo stati capaci di esprimere».

Pisapia: «No addio ma arrivederci ad Astana e Dubai»

«Oggi non è un giorno di addii ma di arrivederci a presto, ad Astana 2017 e Dubai 2020, nello spirito di Milano 2015»: così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapi. «Quando qualcosa finisce c’è sempre un po’ di malinconia – ha ricordato il sindaco -. Milano saluta il mondo con l’orgoglio di aver dimostrato di cosa è capace l’Italia quando fa squadra. Abbiamo dato vita ad un luogo globale dove discutere, abbiamo volato in alto, ma guardato in basso, con le grandi organizzazioni internazionali ma senza mai dimenticare la madre terra».

Maroni elogia le forze dell’ordine e i volontari

«Un ringraziamento speciale che mi viene dal cuore a chi ha garantito che Expo si svolgesse in piena sicurezza» e «ai volontari». Questo passaggio del discorse del presidente della regione Lombardia Roberto Maroni ha provocato una corale ovazione della platea. Maroni ha anche ringraziato in particolare la presidente della società Expo Diana Bracco, il commissario unico Giuseppe Sala e i loro staff “per il lavoro che hanno fatto”.

Martina: «Missione compiuta»

«Ora possiamo davvero dire missione compiuta». Così il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. «Non sono serviti super eroi – ha detto Martina – ma la fatica e la passione di tante persone che hanno unito le forze, spesso in silenzio, e hanno dato il massimo. Come i nostri lavoratori che dopo il terremoto in Nepal si sono presentati per portare a termine gratuitamente il padiglione. Da loro una grande lezione».

I record di Expo secondo la Coldiretti

È’ uscito soddisfatto ben l’88 per cento dei visitatori nazionali che per raggiungere l’obiettivo hanno speso complessivamente 2,3 miliardi, ma ci sono anche due ore e quarantacinque minuti trascorsi in media in fila senza battere ciglio tra i record fatti segnare dall’Esposizione Universale. È quanto emerge dall’ indagine elaborata da Coldiretti/Ixe’ sul bilancio di Expo, che nei sei mesi è stato visitato da 21,5 milioni di persone delle quali circa 6,5 stranieri secondo gli organizzatori. Si è trattato – sottolinea la Coldiretti – di un risultato da record per presenze, grado di apprezzamento dei cittadini e risultati per il Paese con 300 visite istituzionali, la presenza di 60 Capi di Stato o di Governo e ventimila impiegati e volontari addetti al sito animato da 140 Stati partecipanti, dei quali 54 con padiglioni propri oltre 70 nei nove cluster, ma anche tre organizzazioni internazionali. Per tre italiani su quattro (il 74 per cento) l’esperienza di Expo – sottolinea la Coldiretti – può essere considerata un successo del nostro Paese mentre il 16 per cento è indifferente, solo il 7 per cento la ritiene un insuccesso e il 3 per cento “non sa”. La dimensione dell’evento è data anche – continua la Coldiretti – dalle presenze e dagli interventi illustri tra i quali è stato giudicato come più significativo di tutti quello di Papa Francesco all’apertura della kermesse dal 42 per cento, seguito dalla visita di Michelle Obama con il 22 per cento, dall’intervento del segretario generale dell’Onu Bank Ki Moon (20 per cento).

Come hanno speso i visitatori

Gli italiani hanno speso complessivamente 2,3 miliardi per visitare l’Esposizione universale tra viaggio, alloggio, spese varie fuori, e ingresso e consumazioni all’interno, tra le quali 570 milioni per il mangiare, che meno della metà dei visitatori (47 per cento) ha giudicato troppo caro nella ristorazione (bar, ristoranti, fast food e cibi di strada), secondo Coldiretti/Ixe’. Una maggioranza del 32 per cento ha scelto una cucina esclusivamente italiana, il 25 per cento solo quella straniera, il 34 per cento ha provato sia la straniera che quella italiana mentre il 9 per cento, secondo l’indagine, “non ricorda”.

La classifica dei padiglioni

Sul podio dei padiglioni stranieri preferiti – precisa la Coldiretti – sale il Giappone con il 21 per cento dei consensi, seguito dalla Cina con il 9 per cento e dal Kazakistan con l’8 per cento, ma apprezzati sono stati anche gli Emirati Arabi e Israele entrambi con il 7 per cento. Per quanto riguarda i padiglioni italiani che sono piaciuti di piu’ al primo posto – continua la Coldiretti – c’è Palazzo Italia, con il 26 per cento, seguito da Perugina con il 15 per cento, da Coldiretti con il 12 per cento e da Coop e Eataly con l’11 per cento. Molto apprezzato – precisano Coldiretti/Ixe’ – il padiglione Zero dal 21 per cento dei visitatori. Le lunghe code, che il 73 per cento dei visitatori indica come il principale aspetto negativo, danno in realtà la dimensione del successo.

I viaggiatori secondo Trenord

Nei sei mesi di Expo Trenord ha trasportato più di 8,1 milioni di passeggeri da tutta la Lombardia. 1,5 milioni i viaggiatori dalle stazioni di Milano, in particolare sul Passante ferroviario milanese. Nel mese di ottobre 1 visitatore su 3 ha usato le 380 corse giornaliere con cui Trenord ha servito Expo, per un totale di 3 milioni di passeggeri trasportati. In alcune giornate di ottobre Trenord ha trasportato oltre 100mila passeggeri da e per Expo, che si sono aggiunti alle 700mila persone che ogni giorno in Lombardia si muovono in treno.

Il bilancio sanitario di Expo

In totale le postazioni del 118 in via Drago hanno ricevuto 8.350 richieste di soccorso. Di questi, il 75% per eventi di tipo medico, circa il 25% per traumi. La maggior parte sono stati codici verdi e gialli. Complessivamente 81 i codici rossi all’interno del sito espositivo. I Punti di Primo Intervento localizzati in Expo (uno aperto tutti i giorni e due nei fine settimana) hanno visto circa 9.500 accessi, di cui oltre 5000 autopresentazioni. «L’intenso lavoro dei medici, infermieri, tecnici e volontari di Areu è stato da tutti riconosciuto» fanno sapere dall’Agenzia regionale emergenza urgenza «I responsabili di Expo Dubai, che hanno dichiarato di voler prendere spunto dal “sistema Areu” per la prossima edizione dell’esposizione universale».