Ergastolo per l’uomo che uccise la moglie davanti al figlio a Seregno

È stato condannato all’ergastolo l’uomo che il 30 maggio 2018 a Seregno aveva ucciso a coltellate in strada la moglie davanti al figlio di 5 anni. A Bouchaib Frihi, 34 anni, martedì è stato inflitto il massimo della pena per l’omicidio della moglie Fjoralba Nonaj.
Omicidio Seregno: il luogo dell'aggressionee la vittima Fjoralba Nonaj
Omicidio Seregno: il luogo dell’aggressionee la vittima Fjoralba Nonaj

È stato condannato all’ergastolo l’uomo che il 30 maggio 2018 a Seregno aveva ucciso a coltellate in strada la moglie davanti al figlio di 5 anni. A Bouchaib Frihi, 34 anni, martedì è stato inflitto il massimo della pena.

Nelle scorse settimane il gup aveva respinto l’istanza della difesa che aveva richiesto una perizia psichiatrica per spiegare l’aggressione mortale alla moglie Fjoralba Nonaj .


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Quel giorno, a soccorrere la donna, nata in Albania, trovata agonizzante a bordo di una Chevrolet nera parcheggiata a lato strada in via Romagnosi, erano stati alcuni passanti, che, poco dopo le 16, avevano chiamato i soccorsi. L’uomo, immigrato regolare, disoccupato, dopo l’aggressione si era presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Seregno per confessare l’atroce delitto maturato per il naufragio del loro matrimonio. L’assassinio era avvenuto nell’abitacolo dell’utilitaria, nel quale erano presenti la madre e il bimbo.

Da un paio di mesi prima dell’omicidio, l’uomo aveva lasciato la casa di via Romagnosi, dopo che la relazione con la donna si era deteriorata irreparabilmente, trasferendosi da conoscenti che vivono nella stessa strada. I fendenti erano stati sferrati con un coltello da cucina, di seguito ritrovato. Nel giro di pochi istanti, attorno alla macchina si erano radunate diverse persone, che avevano chiamato i soccorsi e i carabinieri. Inutile, purtroppo, era stato il trasporto al San Gerardo di Monza, dove i medici avevano constatato il decesso della donna. Illeso invece il piccolo, portato per precauzione all’ospedale di Desio. Il bimbo, comprensibilmente terrorizzato, aveva raccontato subito come erano andate le cose: «È stato il papà», aveva detto.