Dove sono i soldi in Brianza? Concorezzo la più risparmiosa, Monza la più ricca

È Concorezzo il comune più attento ai risparmi tra tutti quelli della Brianza, mentre Monza è la città più ricca. A confermarlo è l’Ufficio statistiche del Comune di Monza che ha diffuso i dati relativi ai depositi bancari e gli impieghi relativi agli ultimi anni distribuiti dalla Banca d’Italia.
La Banca d'Italia
La Banca d’Italia

È Concorezzo il comune più attento ai risparmi tra tutti quelli della Brianza. A confermarlo è l’Ufficio statistiche del Comune di Monza che ha diffuso i dati relativi ai depositi bancari e gli impieghi relativi agli ultimi anni distribuiti dalla Banca d’Italia. A Concorezzo l’incremento dei depositi nel 2015 è stato del 39,2%.


GUARDA I depositi bancari Comune per Comune e i numeri della Brianza (pdf)

Resta però a Monza lo scettro di città più ricca del territorio con un deposito bancario medio di 36.149 euro nel 2015, quasi 2.000 euro in più rispetto all’anno precedente stando ai dati Istat relativi alla popolazione residente a fine 2015.

Una classifica tra i risparmiatori che piazza Concorezzo al secondo posto, dopo Monza, con una media pro capite di 30.777 euro, seguita al terzo posto dai 30.585 euro custoditi mediamente sul conto di ogni seregnese. A chiudere la graduatoria sono Verano Brianza, dove i depositi bancari ammontano mediamente a 8.752 euro, Briosco, al penultimo posto, con 7.428 euro per ogni deposito e Limbiate, ultima in classifica con solo 7.304 euro di deposito medio.

Terra di risparmiatori e lavoratori, la Brianza, dove i depositi bancari sono cresciuti costantemente negli ultimi dieci anni, nonostante la crisi economica e quella delle banche. Anzi, forse anche in virtù di una stretta che ha spinto a non rischiare con investimenti e acquisti considerati più a rischio.

Esemplificativo è il caso del capoluogo. A Monza dal 1998 ad oggi i depositi bancari sono passati da 1.691,137 milioni di euro registrati diciassette anni fa ai 4.434,427 milioni di euro calcolati nel 2015, con un incremento di 258,652 milioni di euro solo nell’ultimo anno, pari a un ottimistico + 6,19%.

Diversa la situazione degli impieghi bancari a Monza che sono in decrescita passando dai 7.835,582 di due anni fa ei 7.796,893 milioni di euro del 2015, con un -0,49% registrato soltanto negli ultimi dodici mesi. Giusto per chiarezza: per “impieghi bancari” si intendono tutti quei finanziamenti erogati dalle banche come mutui, scoperti di conto corrente, cessione di stipendio, anticipi su carte di credito, prestiti personali e leasing.

Grazie agli ottimi risultati per quanto riguarda i depositi bancari registrati da alcuni comuni della provincia (oltre a Monza anche Desio che passa da 756,313 milioni di euro nel 2011 agli 880,881 milioni del 2015 o Seregno dove i risparmiatori avevano depositi per 976,652 milioni di euro cinque anni fa contro i 1.365,434 milioni dello scorso anno, solo per fare due esempi) la media provinciale per quanto riguarda i depositi bancari per abitante è salita dagli 11.806 euro calcolati nel 2004 ai 19.962 euro del 2015.

Aumentano i risparmi dei brianzoli ma calano visibilmente gli sportelli bancari, complice forse anche la diffusione di home banking e di conti gestiti comodamente dal computer. A Monza erano addirittura 105 nel 2011, ne sono rimasti 94 censiti lo scorso anno sull’intero territorio comunale. Un calo registrato parallelamente anche negli altri comuni, anche se in maniera meno evidente: Vimercate passa dai 29 sportelli di cinque anni fa ai 21 presenti ora, mentre a Lissone si passa da 21 a 17.

A resistere sono i centri più piccoli dove i risparmiatori non hanno dovuto rinunciare ad alcuno sportello.