Desio chiede di far luce sulla morte dell’ambasciatore Attanasio: il consiglio comunale vota all’unanimità

“Non spegniamo la luce sulla strage in Congo” recita un ordine del giorno presentato da Sergio Mariani della Sinistra per Desio approvato da tutti: la morte di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo non va dimenticata
Luca Attanasio durante i giorni felici: il consiglio comunale di Desio chiede all’unanimità di far luce sulla sua morte
Luca Attanasio durante i giorni felici: il consiglio comunale di Desio chiede all’unanimità di far luce sulla sua morte

“Non dimentichiamo Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo: non spegniamo la luce sulla strage in Congo”. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere della Sinistra Per Desio Sergio Mariani e sottoscritto dal Pd e Desio Viva che chiede di fare luce sull’agguato avvenuto il 22 febbraio scorso nella zona del Kivu, in Congo, costato la vita all’ambasciatore italiano Luca Attanasio originario di Limbiate, ex studente del Majorana, al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.

Il documento invita il sindaco a “farsi promotore ed interprete delle esigenze della nostra Comunità Locale nei confronti del Governo Italiano, inviando il presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Esteri, per continuare nella ricerca della verità sull’assassinio di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo; farsi interprete presso le istituzioni internazionali dell’urgenza di intraprendere seriamente un percorso di pace in Congo”.

« E’ un argomento drammaticamente attuale – ha sottolineato Sergio Mariani – Pochi giorni fa qualcuno nel governo italiano ha detto che l’ambasciatore era fuori posto: è vergognoso». Il consigliere ha poi ricordato il legame di Attanasio con Desio: «Dobbiamo qualcosa a lui e alla sua famiglia, al carabiniere e all’autista e anche al nostro Paese».

Parole condivise da tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione. Per una volta, tutti d’accordo. «Cosa c’entra con noi il fatto che sia morto un ambasciatore in Congo? C’entra tantissimo Per il nostro stile di vita, perché usiamo pc e smartphone, ritenendoli scontati. Le materie prime, il coltan in particolare, arrivano dal Congo, sfruttato e martoriato» ha detto il consigliere di Desio Viva Francesco Pasquali.

«La nostra città ha un legame con il Congo, attraverso la missione dei saveriani – ha sottolineato Achille Taccagni del Pd – . Ma abbiamo tutti un legame con questa regione, perché i nostri smartphone sono fatti col coltan di cui il Congo è ricco e per questo deturpato» . Anche Luca Ghezzi della Lega e Simone Gargiulo della lista Per Desio si sono espressi a favore. «La sottrazione di risorse naturali è grave. Ancora più grave se avviene col benestare di democrazie occidentali» ha detto Ghezzi. «Dobbiamo pretendere di sapere cosa è successo» ha detto Gargiulo in riferimento all’agguato.

«Mi attiverò perché questo ordine del giorno sia trasmesso alla Farnesina e al Governo, sperando che sia una delle tante situazioni che chiedano di fare chiarezza su quanto accaduto e sulle tante realtà in Africa che subiscono lo sfruttamento» ha detto il sindaco Corti.