«Derubricare il 25 aprile è offendere i brianzoli e la memoria»

Un intervento della presidente dell’Associazione Mazziniana brianzola, Gianna Parri, inviato nei giorni scorsi alla redazione del Cittadino: fa riferimento al caso di Lentate sul Seveso dove il sindaco Laura Ferrari non ha previsto manifestazioni ufficiali per ricordare il 25 aprile.
Gianna Parri, presidente Associazione mazziniana di Monza e Brianza
Gianna Parri, presidente Associazione mazziniana di Monza e Brianza

Un intervento della presidente dell’Associazione Mazziniana brianzola, Gianna Parri, inviato nei giorni scorsi alla redazione del Cittadino: fa riferimento al caso di Lentate sul Seveso dove il sindaco Laura Ferrari non ha previsto manifestazioni ufficiali per ricordare il 25 aprile.

“Il sindaco di Lentate sul Seveso, avvocato Laura Ferrari, che dovrebbe essere il rappresentate di tutti i Lentatesi e non solo espressione di un partito, con la sua decisione di derubricare la celebrazione del 25 Aprile a “ celebrazione di parte” e quindi “sospenderla” – si può sospendere la Storia? – ha offeso tutti i suoi concittadini e tutti noi e la Costituzione Italiana nata dalla Resistenza.

Il sindaco Ferrari non sa che anche in Brianza, e non solo in tutto il centro e nord Italia , si è sviluppato in clandestinità il grande movimento della Resistenza. Cosa è stata e cosa è nella nostra storia nazionale la Resistenza? Un movimento popolare, nato “dal basso” che si è opposto con il coraggio dei disarmati che cercano la libertà, la dignità, il riscatto da un Ventennio di vergognosa sottomissione alla dittatura contro un feroce esercito invasore e i violenti padroni delle milizie fasciste che quella occupazione permisero. È attraverso questa azione , nata il 9 settembre 1943 e conclusa il 25 aprile 1945 che l’Italia poté rialzare la testa e arrivare e finalmente conquistare la Libertà e con essa la Repubblica Democratica.

Questo sindaco forse non sa chi erano i resistenti, espressione di tutti partiti e di tutte le culture, vive ancora oggi, nonostante la cronaca attuale suggerisca altro. Al riscatto nazionale parteciparono donne e uomini di tutte le età, tutte le estrazioni sociali e le provenienze politiche: cattolici, socialisti, liberali, monarchici, repubblicani e Partito d’Azione, insieme ai comunisti, si riunirono in Brigate e combatterono per quasi due anni per conquistare la Libertà, ottenuta infine il 25 aprile 1945. Negando valore a questa Festività Civile il sindaco Ferrari ha offeso i cittadini italiani, in particolare i brianzoli e la memoria delle Medaglie d’Oro al Valor Militare della Brianza, Alfonso Casati, Gianni Citterio, Gino Prinetti, Giancarlo Puecher, dei 208 partigiani fucilati o impiccati, dei 19 uccisi a Cefalonia o in combattimento, dei 28 morti nei lager, dei 172 internati nei lager. La fotografia mostra con immediatezza, attraverso questi rappresentanti del Comitato di Liberazione nazionale alta Italia, colti nel corteo di Milano del 6 maggio ’45, la partecipazione collettiva del popolo italiano; si riconoscono , tra gli altri da sinistra Mario Argenton, PLI, e formazioni autonome, Giovanni Battista Stucchi, monzese, PSI, Ferruccio Parri, Partito d’Azione, generale Raffaele Cadorna, comandante CVL, D.C., Luigi Longo , PCI., Enrico Mattei, DC, Augusto Solari.

Ricordo che fu in quel settembre 1943 che a Monticello Brianza nacque l’Associazione Mazziniana Italiana poi riunita nelle Brigate Mazzini che operarono nel nostro territorio. Grazie per l’attenzione.
Gianna Parri
Presidente, Associazione Mazziniana Italiana onlus Sez. Monza e Brianza