Da Monza al Brasile come volontari del Mato Grosso: la storia della famiglia Motta

Partirà domenica 24 gennaio la famiglia Motta di Monza: destinazione il Brasile, dove resterà per i prossimi due anni come volontari del Mato Grosso.
CHIESA Giulia Radaelli e Corrado Motta volontari del Mato Grosso partono per il Brasile con i tre figli
CHIESA Giulia Radaelli e Corrado Motta volontari del Mato Grosso partono per il Brasile con i tre figli

Ormai manca poco, tutto è pronto in casa Motta per la partenza. Domenica 24 gennaio Corrado Motta e Giulia Radaelli, insieme ai loro tre bambini, Giosuè di 3 anni, Benedetta di 2 e la piccola Adele Maria di 8 mesi partiranno per il Brasile: destinazione Barra do Garças, nello stato del Mato Grosso. Resteranno per almeno due anni come volontari del movimento Mato Grosso. Si occuperanno dell’animazione della scuola aperta in città lo scorso febbraio proprio grazie all’impegno di altri volontari del Mato Grosso, costruita su un terreno donato dalla diocesi. «La scuola, che è stata intitolata a Federico Toscani, storico volontario del Mato Grosso che ha trascorso qui molti anni, sorge accanto al seminario. Lavoreremo a stretto contatto sia con la curia sia con l’amministrazione comunale», racconta Giulia Radaelli.

La scuola ospita i bambini da 5 a 9 anni. «In Brasile è garantita l’istruzione solo al mattino. Il nostro progetto prevede di poter offrire anche il pranzo ai nostri alunni e di organizzare un dopo scuola che preveda uno spazio per i compiti ma anche corsi di musica. Mi piacerebbe dare vita a un coro di bambini e in questo mi aiuterà mio marito Corrado che suona la chitarra e potrà quindi insegnare musica ai bambini». La famiglia Motta arriverà qualche giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico, che prenderà il via l’8 febbraio. «Ovviamente dovremo fare i conti con l’emergenza Covid – continua Giulia -. Fortunatamente in questo momento dell’anno fa molto caldo e poi la zona dove abiteremo non è particolarmente sovrappopolata. Comunque siamo in attesa di nuove disposizioni dal governo».

Giulia è maestra di scuola primaria e anche a Barra do Garças si occuperà delle classi. Durante il giorno i piccoli di casa frequenteranno l’asilo, che è gestito da un’altra volontaria del Mato Grosso, «una signora di Origgio di 70 anni che è una forza della natura». Per la famiglia Motta questo viaggio è un ritorno a casa. Corrado e Giulia sono già stati in Brasile dal 2018 al 2020. «Siamo tornati in Italia per far nascere la nostra bambina, ma con l’idea di ritornare il prima possibile». Del resto è stato proprio l’impegno missionario all’oratorio di San Rocco a farli incontrare. «Io e altri amici abbiamo contribuito a creare il gruppo Mato Grosso a San Rocco nel 2008. Io già frequentavo il gruppo di San Fruttuoso – racconta Giulia -. Nel 2011 io sono partita per il Perù, due anni dopo Corrado è andato in Brasile. Poi nel 2015 ci siamo sposati e abbiamo scelto di fare di questa nostra vocazione missionaria una scelta famigliare».

È possibile sostenere l’impegno dei coniugi Motta tramite l’associazione Cotopaxi (Iban IT70F0521632430000000000412. Causale: donazione per Giulia e Corrado Brasile).

Sarah Valtolina