Da Agrate e Concorezzo: chi dice no a Pedemontana

Il sindaco agratese Simone Sironi: «È un progetto obsoleto, sovradimensionato e devastante». Il gruppo consiliare La Rondine: «Chi governa la Regione pare disinteressarsi al destino del nostro territorio»
Agrate Concorezzo Pedemontana tracciato
Agrate Concorezzo Pedemontana tracciato Michele Boni

Nell’ottobre 2022 partirà il cantiere per completare la Pedemontana nella zona della Brianza Est e da Agrate e Concorezzo arrivano già dei no al progetto. «Per molte amministrazioni locali, compresa la nostra, è un progetto figlio di altri tempi, obsoleto, sovradimensionato e devastante per il nostro territorio. Un progetto figlio di un’altra mentalità che andrebbe totalmente rivisto perché non tiene conto né della necessaria attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, andando a consumare suolo a scapito del doveroso potenziamento del trasporto pubblico, né di previsioni aggiornate su quale potrebbe essere l’effettivo utilizzo di una nuova autostrada – ha fatto sapere il sindaco di Agrate, Simone Sironi -. Regione Lombardia sembra non curarsi di tutto questo. Anzi. Senza alcun confronto con il territorio, tira dritto».

Il primo cittadino agratese ha anche evidenziato che: «proprio settimana scorsa il presidente di Autostrada Pedemontana Roberto Castelli, durante un’audizione in Regione Lombardia nella commissione permanente Programmazione e Bilancio, ha comunicato il cronoprogramma di realizzazione delle tratte B2 e C, rispolverando per la tratta D una versione “breve” che andrebbe a realizzare un collegamento parallelo alla Tangenziale Est A51 andando così a collegare lo svincolo previsto a Velasca con la Teem-A4, con la gravissima conseguenza di devastare il territorio e chiudere il nostro comune in una stretta di autostrade: A4-A51-Teem-Pedemontana. (la sovrapposizione tra tracciato e territorio è eloquente)».

Contrari all’opera sono anche i membri della lista civica di minoranza “La Rondine” che siede in Comune a Concorezzo. «Chi oggi governa la nostra Regione pare disinteressarsi al destino del nostro territorio, oltre che alla qualità della vita di decine di migliaia di cittadini residenti. L’intenzione è di realizzare un collegamento parallelo alla Tangenziale Est A51, che correrebbe dal mostruoso svincolo previsto per Velasca fino allo snodo di Agrate» ha affermato il gruppo guidato da Francesco Facciuto.