Covid e mali di stagione: «Personale del carcere di Monza decimato e in affanno»

La denuncia del segretario UilPa penitenziaria Domenico Benemia: una cinquantina su 350 gli agenti assenti pre malattia in via Sanquirico. «I presenti costretti a turni massacranti spesso senza neppure poter mangiare»
L’ingresso del carcere di via Sanquirico
L’ingresso del carcere di via Sanquirico Fabrizio Radaelli

Una cinquantina di agenti su 350 a casa dal lavoro perché in quarantena Covid o affetti da altre patologie e la Penitenziaria del carcere di Monza è in affanno: è quanto segnala il sindacato UilPa penitenziaria per voce del segretario Domenico Benemia. «Gli agenti arrivano a lavorare dalle 8 alle 16 senza poter neppure fermarsi per mangiare, la gestione del personale in via Sanquirico è un problema» dice.

E a proposito di Covid e della situazione di emergenza del personale, sempre secondo quanto riferisce il segretario, sono tre i detenuti contagiati ricoverati all’ospedale: «Piantonati da personale del Nor, Nucleo operativo regionale, provenienti da Milano, con i costi conseguenti» Benemia punta infine il dito sulla sanificazione, a suo dire insufficiente, della mensa del carcere: «frequentata da decine di agenti, fino a un centinaio».