Coronavirus, Monza: niente differenziata nelle abitazioni in cui è presente una persona positiva o in quarantena

A Monza i rifiuti delle abitazioni in cui c’è qualcuno positivo al coronavirus, è in quarantena o isolamento, non vanno differenziati: i sacchi devono anche essere almeno due, uno dentro l’altro, per garantire che non si rompano.
Monza Sangalli
Monza Sangalli Fabrizio Radaelli

Niente raccolta differenziata nelle abitazioni di Monza in cui si trova una persona positiva al tampone del Covid-19: lo riferisce in una nota l’azienda Sangalli Giancarlo, che ha diffuso un comunicato per spiegare quali sono le norme da osservare per i rifiuti nelle case in cui ci sono soggetti “positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria”. La decisione è stata presa in accordo con le disposizioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Ne consegue che tutti i rifiuti domestici indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, sono da considerarsi indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme” scrive l’azienda di Monza. “Per la raccolta, inoltre, devono essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale”.