Coronavirus, medici e pediatri: «Comunicazione più incisiva per dire di stare a casa»

I medici di Medicina Generale e pediatri di Libera scelta chiedono alle autorità di utilizzare forme di comunicazione più incisive per far capire l’importanza di rimanere in casa ed evitare assembramenti nel contenimento della diffusione del coronavirus.
Monza Pediatra
Monza Pediatra Fabrizio Radaelli

I medici di Medicina Generale e pediatri di Libera scelta lanciano un accorato appello per far sì che i cittadini rispettino le disposizioni del decreto dell’8 marzo: chiedono alle autorità di utilizzare forme di comunicazione più incisive per far capire l’importanza di rimanere in casa ed evitare assembramenti nel contenimento della diffusione del coronavirus.

«I medici di medicina generale del territorio, preoccupati per la diffusione del contagio da coronavirus Covid 19, chiedono con urgenza a tutte le autorità preposte di utilizzare tutte le forme di comunicazione più incisive (messaggi sui tabelloni informativi, manifesti, autoparlanti, ecc) per invitare in modo perentorio le persone, soprattutto gli anziani, a non uscire di casa se non in casi di comprovata necessità così come descritti nel decreto presidente del consiglio dei ministri 8 marzo 2020», dicono i medici Filippo Viganò, ex sindaco di Albiate, e Roberto Galbiati.