Che sia l’inizio della la Fase 2 (oppure della Fase 1,5, come dice qualcuno), quella di lunedì 4 maggio, con il parziale allentamento del lockdown, sarà una giornata tutta nuova, di sperimentazione, anche e soprattutto per la Prefettura e le forze dell’ordine impegnate sul territorio.
Lo sforzo sarà massimo, tutti gli uomini a disposizione saranno in campo e il questore sta predisponendo una ridistribuzione all’insegna di un maggiore dinamismo delle pattuglie rispetto ai posti di blocco attuali: carabinieri, poliziotti, finanzieri e personale dell’esercito saranno chiamati a controlli puntuali legati alla prevedibile (ma per ora non quantificabile) mobilità dei cittadini che riprenderanno il lavoro, e magari useranno dei mezzi pubblici, che potranno ritirare personalmente cibo d’asporto e (finalmente) visitare i parenti anche fuori comune o andare al mercato.
Ai tecnici Ats (Azienda sanitaria) competeranno in larga misura (con le forze dell’ordine a supporto) i controlli nelle aziende affinchè abbiano predisposto tutte le misure di contenimento del contagio. Sotto questo aspetto è disponibile già in questi giorni (scaricabile dal sito Ats) un documento di autovalutazione con il quale i titolari delle aziende potranno verificare, passo passo, se abbiano ottemperato a tutti gli obblighi previsti dal Dpcm del 26 aprile che richiama il Protocollo in materia del 14 marzo.
Da scongiurare c’è anche il pericolo che bar e ristoranti che effettuano asporto non si trasformino in luoghi di consumazione, possibile solo a domicilio.
Quanto all’utilizzo dei mezzi pubblici, dato per scontato che indossare la mascherina come dispositivo di contenimento a bordo sia frutto di disposizioni nazionali dell’Istituto superiore di sanità, non mancheranno i controlli delle forze dell’ordine per scongiurare eventuali assembramenti. Tuttavia, in questa prima fase, l’aspettativa è di un utilizzo modesto. Sarà preferito il mezzo privato, soprattutto nei giorni feriali, anche da parte di chi si sposterà per raggiungere le fabbriche, meno servite dai mezzi pubblici.
Intanto, a giovedì, sono 77.752 dall’inizio dell’emergenza le persone controllate in provincia dalle forze dell’ordine nazionali (+14.500 rispetto a una settimana fa), che hanno comminato 1.758 sanzioni amministrative (+639). 563 inoltre le denunce per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e 34 quelle per false dichiarazioni e altrettante per altri reati. A ciò si sommano i 20.211 esercizi commerciali verificati (+3.130), in particolare dalla guardia di finanza, con 6 sanzioni amministrative (ai sensi dell’art. 4 dl 25 marzo 2020), 9 denunce per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e altre 8 sanzioni amministrative.