Coronavirus, l’allarme dei medici di base della Brianza: «27 con tampone positivo e due ricoverati»

Fino a martedì sera la conta dei contagi tra i medici di base era di ventisette con tampone positivo al Covid – 19 e due medici ammalati di Coronavirus in tutta la Brianza.
MONZA Teruzzi ordine dei medici
MONZA Teruzzi ordine dei medici Fabrizio Radaelli

Fino a martedì sera in tutta la Brianza la conta dei contagi tra i medici di base era di ventisette con tampone positivo al Covid – 19 e due medici ammalati di Coronavirus, ricoverati in ospedale. «La situazione è drammatica». Non usa mezzi termini e non aggiunge altre parole Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Monza e Brianza, per descrivere le condizioni di lavoro dei medici di famiglia in questi giorni di emergenza.

«Ma il dato è certamente destinato a crescere – spiega lo stesso Teruzzi facendo i conti con la realtà di chi vive in prima linea la battaglia contro l’epidemia – I medici di famiglia nei loro ambulatori stanno lavorando senza adeguate protezioni. L’Ats solo pochi giorni fa ci ha fornito guanti e mascherine, ma non basta. I dispositivi di protezione individuale sono ancora del tutto insufficienti».

A tenere sotto controllo il dilagare del Coronavirus negli ambulatori dei medici di base sono solo le rigide regole che sono state imposte ai pazienti e subito messe in pratica.

Due le regole fondamentali a cui i pazienti si devono attenere. «È fondamentale che nessuno si rechi di sua iniziativa nell’ambulatorio del proprio medico – continua Teruzzi – prima di tutto deve essere eseguito un triage telefonico. Poi i pazienti che presentano sintomi influenzali o febbre potranno accedere all’ambulatorio uno alla volta e solo su appuntamento».
Statisticamente ogni medico di base segue dai 1.400 ai 1.500 pazienti. Se anche solo uno di loro si ammala o è costretto a isolarsi per il sospetto di essere stato contagiato, viene a mancare il primo fondamentale presidio sanitario sul territorio.

L’urgenza al momento sono le mascherine Ffp2 e Ffp3, le più efficaci per prevenire eventuali contagi, ma non solo. La sigla, tante volte sentita in queste settimane, significa “Filtering face piece”, ovvero maschera filtrante. Il numero ovviamente è il grado di protezione, più alto è più sono efficaci.
«Servirebbero anche occhiali protettivi – aggiunge il presidente dell’Ordine dei medici – perché questo virus può passare anche attraverso le mucose degli occhi. Io sto cercando di attrezzarmi in questi giorni per cercare di dotare tutti i medici di famiglia di adeguate protezioni, ma non è facile reperire i materiali».

«So di medici che anche se positivi al virus, anche se malati continuano ad esercitare pur stando in isolamento. Non possono certo visitare, ma sono in grado di prescrivere farmaci ed esami, inviandoli poi tramite posta elettronica», aggiunge Teruzzi.