Coronavirus, in Brianza 333 denunciati da inizio emergenza

I casi di contagio da Covid-19 aumentano: c’è ancora troppa gente in giro. In provincia i denunciati dall’inizio dell’emergenza sono 333 dei 7.631 cittadini sottoposti a controllo.
Monza controlli stradali
Monza controlli stradali Fabrizio Radaelli

I casi di contagio da Covid-19 aumentano: c’è ancora troppa gente in giro. Cittadini che prendono con superficialità un enorme problema di salute pubblica. Ben il 40% dei lombardi andrebbe ancora a “spasso”. Troppi. Un dato emerso da una tracciatura “cella a cella” (gli spostamenti di campo dei cellulari e quindi delle persone che li possiedono) fornita dalle maggiori compagnie telefoniche.
«In base alle prime stime dal 20 febbraio ad oggi il calo dei movimenti è stato del 60%. Ci sono ancora troppe persone che si spostano – ha detto il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala – Il consiglio è di rimanere a casa”.

I motivi validi per uscire sono soltanto quattro: “Comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Farlo per altro può costare un arresto fino a tre mesi o una ammenda fino a 206 euro. E in caso di autodichiarazione falsa la reclusione è fino a due anni.

“Che la leggerezza di pochi non vanifichi il grande impegno e sacrificio della stragrande maggioranza dei cittadini” dice il prefetto Patrizia Palmisani.
Ed è proprio la prefettura, organo periferico del Governo, che in questi giorni di grande emergenza sanitaria si trova a coordinare lo sforzo di tutte le istituzioni e delle forze dell’ordine per garantire il massimo contenimento del contagio. Ma non mancano gli indisciplinati: in provincia i denunciati dall’inizio dell’emergenza sono 333 dei 7.631 cittadini sottoposti a controllo da parte di polizia, carabinieri, guardia di finanza e, da questa settimana, militari dell’Esercito già in servizio nel territorio per “Strade sicure”.
Monitorati anche 2.819 esercizi commerciali, che hanno portato a 8 denunce e sette sanzioni amministrative. Da aggiungere anche altre centinaia di controlli gestiti dalla polizia provinciale e dalle polizie locali. Le denunce sono state spiccate per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, per false attestazioni o dichiarazioni a Pubblico Ufficiale o per altri reati.

In merito alla autocertificazione il prefetto ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che il modello ministeriale, scaricabile anche dal sito della Prefettura, è stato recentemente integrato con l’espressa dichiarazione, sotto la propria responsabilità, di non essere sottoposti alla misura della quarantena e di non essere risultati positivo al virus COVID-19: «in questi casi, infatti, vige un divieto assoluto di mobilità, che se non rispettato espone ad una grave responsabilità di carattere penale» ha precisato.