Coronavirus, attenzione ai virus informatici e alle truffe online

Prime segnalazioni nazionali di un altro virus, quello che approfitta della paura delle persone: attenzione ai virus informatici e alle truffe online. La Guardia di Finanza di Torino ha smascherato una organizzazione che vendeva a prezzi folli prodotti “immunizzanti”. Comprese le introvabili mascherine.
Usare il computer con attenzione
Usare il computer con attenzione

Prime segnalazioni nazionali di un altro virus, quello che approfitta della paura delle persone: un virus informatico che ha iniziato a circolare in rete mascherato come misure di prevenzione dal Covid 19. La segnalazione parte dalla polizia postale, che ha registrato attraverso il Centro nazionale anticrimine informatico l’esistenza di due malware (software malevoli) che vengono diffusi attraverso le email e che stanno arrivando in maniera massiccia. L’obiettivo è impossessarsi dei dati personali di chi casca nell’inganno.


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Il primo si chiama “CoronaVirusSafetyMeasures.pdf” ma non è un pdf: cliccandolo si apre un che avvia un download e installa un programma malevolo sul computer. Insomma: non va aperto. L’altro malware si presenta come un file di testo “.doc” con precauzioni contro il contagio di tale dottoressa Penelope Marchetti dell’Oms. Anche in questo caso, è falso.

È stata smascherata invece dalla Guardia di Finanza di Torino una truffa online nascosta dietro l’insegna di un “Coronavirus Shop” che garantiva di vendere prodotti immunizzanti al contagio da Covid-19. Una maxi operazione dei giorni scorsi che ha visto migliaia di articoli, spacciati come “antidoti” contro il virus, venduti a prezzi folli: Ionizzatori d’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit vari, facciali filtranti, copri-sanitari, integratori alimentari.

“Sul punto si pone in evidenza il fatto che le autorità sanitarie sono state ripetutamente chiare nel lanciare i messaggi alla collettività sulle modalità di utilizzo, sulla tipologia e sull’effettiva protezione degli articoli sanitari che in ogni caso devono esser associati ad un corretto stile di vita dal punto di vista igienico-sanitario, senza sottolinearne inesistenti effetti “miracolistici””, sottolinea la nota della Finanza torinese.