Come affrontare la pandemia insieme ai figli: le pillole dello psicologo ogni venerdì

Un progetto di Acel Energie per le famiglie e spiegare loro come affrontare i giorni della pandemia insieme ai figli: ogni venerdì le pillole del docente di psicologia clinica Gianluca Castelnuovo.
Una protesta di genitori e figli a Monza per la chiusura delle scuole
Una protesta di genitori e figli a Monza per la chiusura delle scuole Fabrizio Radaelli

Consigli o meglio pillole per aiutare le famiglie a contrastare gli effetti sociali della pandemia sui loro ragazzi. Un’ idea di Acel Energie in questo difficile periodo di crisi non solo sanitaria ed economica ma anche sociale, che si riflette soprattutto sulle generazioni più giovani. È nato così il ciclo di incontri “I nostri figli nei giorni della pandemia”.

Ogni venerdì sulle pagine Facebook di di Acel Energie, Enerxenia, Aevv Energie, oltre che su Linkedin e sui siti web dei tre marchi, il professor Gianluca Castelnuovo, docente di psicologia clinica dell’Università Cattolica di Milano, offrirà la sua “cassetta degli attrezzi” per individuare possibili campanelli di allarme nei diversi comportamenti e per rispondere alle problematiche più attuali delle famiglie alle prese con bambini e ragazzi in epoca Covid. «Perché una società come la nostra si occupa di disagio giovanile? – si è chiesto l’amministratore delegato di Acel Energia Giovanni Perrone – Semplice, perché l’energia è associata all’essenza dei giovani. Inoltre, la nostra mission è produrre sostenibilità, un concetto legato al futuro. E chi meglio dei giovani rappresenta il nostro futuro?».

«Ci troviamo in una situazione anomala, nuova per il nostro contesto occidentale – ha spiegato Castelnuovo – Non c’è stata la fine della pandemia che tanto speravamo e ora sono subentrati logorio, stanchezza, incertezza per il futuro. Il primo consiglio che mi sento di dare ai genitori è di cercare di trasmettere sempre sicurezza ai loro ragazzi».

Il mondo degli adulti, che spesso ha considerato i giovani come un “peso”, finora non è riuscito a dare le risposte che i ragazzi si aspettavano. «Ai nostri giovani – ha ripreso il docente -abbiamo fatto promesse che non siamo riusciti a mantenere, prima tra tutte quella della riapertura delle scuole. Da questa situazione usciremo, prima ancora del raggiungimento di quota zero contagi, quando riusciremo a dare ai nostri figli risposte funzionali».

Nelle sue pillole Castelnuovo esamina situazioni reali, comuni a tutte le famiglie. «Questo periodo – ha spiegato – ci ha costretto a stare più tempo in casa, tutti insieme. A prima vista sembrerebbe la condizione più favorevole al dialogo tra generazioni. Invece, capita che ciascun membro della famiglia si estranei nel suo mondo. Così cala il silenzio, non si parla, si lasciano andare le cose. Si crea la solitudine dell’ambiente domestico con il rischio di arrivare a una chiusura totale tra i vari membri della famiglia». Come recuperare il dialogo? «Bisogna sapere approfittare delle situazioni informali, non create – ha concluso il docente della Cattolica – lasciate la prima parola ai ragazzi, rispettando i loro tempi. E, soprattutto, lasciate sempre una porta aperta dando loro la possibilità di fare il primo passo».