Le vittime di Covid che si sono impennate nell’ultima settimana, quelle duecento urne cinerarie che aspettano di essere tumulate, le cifre del contagio che – per quanto di poco – continuano a crescere: sono i motivi che hanno spinto il sindaco di Monza a decidere di non aprire il Parco a partire dal 4 maggio, come pure possibile.
Sono i prime certezze di fronte all’inizio della Fase 2 nella crisi da nuovo coronavirus, alle quali si sommano i negozi che si organizzano per gli accessi regolamentati e in sicurezza, alle attività che protestano perché invece il loro ritorno è rinviato, come i parrucchieri, le prime notizie su come funzioneranno i trasporti pubblici, i mercati che tornano da lunedì 4. E poi i controlli: che ci saranno e saranno stringenti, dicono in prefettura dopo un vertice operativo.
Il Cittadino è anche in versione digitale: ecco l’edicola
C’è questo e molto altro sul Cittadino in edicola giovedì 30 aprile e gran parte del giornale è occupato da notizie e storie dall’epidemia. Due notizie che vanno prese come positive: intanto i redditi della Brianza dichiarati nel 2019, che segnano un generale segno più in tutta la Provincia e di cui il Cittadino riporta i dati Comune per Comune; e poi i reati, che sono precipitati del 72% con la serrata generale.
Nell’attesa del ritorno alla “nuova normalità”, come viene chiamata, il Cittadino ha chiesto a sedici monzesi qual è la prima cosa che faranno appena sarà possibile e poi ci sono le famiglie, che si interrogano sulla gestione dei figli con la riapertura delle attività lavorative: per andare loro incontro, sia gli oratori sia il Comune stanno pianificando molti interventi e stanno verificando le possibilità aperte.
Sul fronte sportivo, la notizia della settimana è il Gran premio di Formula 1: con già ipotizzato dal Cittadino, ci sarà ma sarà senza pubblico. In economia la richiesta di un arbitrato per i soldi dei Buoni postali svaniti e la situazione della trattativa Rottapharm Biotech.E poi la cultura, con il festival teatrale del Veliero che dà appuntamento a ottobre e incrocia le dita e il paleontologo del Museo di storia naturale di Milano Cristiano Dal Sasso, nato e cresciuto in Brianza, che firma con altri studiosi una scoperta internazionale pubblicata da Nature che riscrive i libri di preistoria: gli Spinosauri avevano sviluppato una coda simile a quella dei tritoni. In altre parole erano predatori acquatici, più che terresti.