Carate, le Ferrovie scrivono al Comune: «Strada pericolosa per i treni»

C’è un tratto di via Segantini, lungo duecento metri, da mettere in sicurezza. Lo ha scritto nei giorni scorsi Rfi, Rete ferroviaria italiana, all’amministrazione comunale di Carate. Un intervento legato ad Expo Milano
Carate, le Ferrovie scrivono al Comune: «Strada pericolosa per i treni»

C’è un tratto di via Segantini (in foto), lungo duecento metri, da mettere in sicurezza. Lo ha scritto nei giorni scorsi Rfi, Rete ferroviaria italiana, all’amministrazione comunale di Carate. Un intervento legato ad Expo Milano, l’esposizione universale che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 a Milano, nell’ottica di evitare incidenti ferroviari causati dalla caduta di veicoli stradali sui binari. Via Segantini corre parallela alla Milano Lecco via Molteno, la tratta del Besanino, ed è leggermente più in basso rispetto alla ferrovia. Non è distante dalla stazione di Carate – Calò.

«Corre l’obbligo di rammentare che – scrivono in via generale i referenti di Rfi nella lettera inviata al palazzo di piazza Battisti – sempre più spesso, accade che veicoli che circolano sulle strade, a causa di inconvenienti vari, fuoriescono dalla sede e invadono quella ferroviaria». «Questo – continua la lettera di Rfi – provoca gravi ripercussioni per la sicurezza e la regolarità della circolazione ferroviara».

Ecco spiegata la richiesta arrivata a palazzo, ovvero quella di «verificare se i tratti di strada di propria competenza, siano dotati di efficaci strumenti di contenimento dei veicoli sulla strada» e, se necessario, «realizzare le opere e comunicare i tempi previsti per l’adeguamento». A Carate, come detto, c’è solo un potenziale punto di pericolo. Ricevuto il sollecito, la polizia locale del comandante Alberto Crippa a effettuato un sopralluogo.

Gli agenti hanno effettivamente riscontrato l’assenza di delimitazioni tra la strada e i binari sul tratto di strada a fondo cieco. «La strada – così il comandante Crippa – per fortuna è caratterizzata da uno scarso afflusso di veicoli ma non per questo la richiesta di Rfi non va presa in seria considerazione. Abbiamo girato la segnalazione all’ufficio tecnico per le opportune valutazioni».