Botte, violenze sessuali e sequestro: chiesti 13 anni per l’ex fidanzato di Monza

La Procura di Monza ha chiesto una condanna a 13 anni per un 24enne albanese residente a Monza accusato tra l’altro di violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata, una ragazza brianzola che si è costituita parte civile.
Un’aula del tribunale di Monza
Un’aula del tribunale di Monza

La Procura di Monza (pm Alessandro Pepè) ha chiesto una condanna a 13 anni per un 24enne albanese residente a Monza accusato tra l’altro di violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata, una ragazza brianzola che si è costituita parte civile. La sentenza davanti a un tribunale collegiale è attesa per il 7 novembre.


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Il 24enne, residente a Monza, era stato arrestato a maggio del 2017 dagli agenti del commissariato di polizia dopo la denuncia presentata dalla parte offesa che aveva cominciato la relazione con l’imputato, nata come una semplice “amicizia”, quando aveva solo 12 anni, nel 2007, quando anche il ragazzo era minorenne.

Il “fidanzamento ufficiale” sarebbe avvenuto nel 2012, e da allora, secondo quanto raccontato dalla giovane monzese, sarebbe emerso il lato violento del ragazzo, che l’avrebbe letteralmente soggiogata minacciandola, costringendola a rapporti sessuali contro la sua volontà, picchiandola (una volta è finita al pronto soccorso, ma ha detto di essere caduta dallo scooter) e persino tenendola segregata per almeno due giorni e due notti nella cantina di casa. «Prova a denunciarmi e faccio del male a te e ai tuoi familiari» le avrebbe detto, ma la ragazza trova comunque il coraggio di farlo, a gennaio del 2017, aiutata dai genitori, che non si erano accorti di nulla. Quattro mesi dopo scatta l’arresto.