Bici elettriche per gli agenti di polizia locale di Caponago: dalla Regione contributo del 70 per cento

Si chiama “E Bike Patrol” il progetto che ha ottenuto il finanziamento regionale per un importo di quasi 17mila euro. Il comandante: «Gli operatori potranno vigilare le aree dei parchi, le piste ciclabili, vicoli, corti, corridoi pedonali e tutte quelle strade che sono poco percorribili con le auto».
Il  comandante della polizia locale di Caponago, Gabriele Garberoglio
Il comandante della polizia locale di Caponago, Gabriele Garberoglio Gabriele Galbiati

“E Bike Patrol”: arriva il finanziamento di Regione Lombardia. Prosegue l’iter per dotare gli agenti della polizia locale di Caponago di nuove bici elettriche.

Lo scorso marzo l’amministrazione comunale aveva infatti approvato il progetto presentato dal comandante della polizia locale Gabriele Garberoglio per attivare il servizio “E-Bike Patrol”, che permetterà agli agenti di effettuare dei pattugliamenti con utilizzo delle biciclette a pedalata assistita.

Martedì 8 giugno la sindaca Monica Buzzini ha annunciato che il progetto riceverà il finanziamento della Regione: «Per un controllo territoriale capillare e sempre più vicino ai cittadini e alle cittadine, la polizia locale ha presentato un bellissimo ed innovativo progetto – si legge nel post pubblicato dalla Buzzini sulla propria pagina Facebook -.Per questo progetto ci è stato riconosciuto da Regione Lombardia un importante contributo. Finanziato al 70 per cento circa con un importo di 16.769 euro su 23.956. Complimenti agli uffici per questo ulteriore impegno alla ricerca ed ottenimento di risorse».

Obiettivo del progetto è quello di rendere il controllo del territorio ancora più capillare e green, come aveva spiegato Garberoglio nel mese di marzo: «Il servizio in bicicletta può essere effettuato in maniera più dinamica e ha grande potenzialità sul territorio – le sue parole -. Gli operatori potranno vigilare le aree dei parchi, le piste ciclabili, vicoli, corti, corridoi pedonali e tutte quelle strade che sono poco percorribili con le auto di servizio. Importante sarà poi l’attività nei sentieri che potrà essere svolta in maniera ancora più “green” e rispettosa dell’ambiente. Da un punto di vista operativo invece l’utilizzo delle bici colmerà il vuoto tra il servizio in auto e quello appiedato e aumentare la sensazione di vicinanza al cittadino. L’agente in bici è infatti in grado di usare tutti i suoi sensi per intervenire a contrasto di alcune attività illecite che hanno un forte impatto emotivo sulla cittadinanza».