Assolombarda e Fase 2, il direttore generale Scarabelli: «Riaprire le aziende gradualmente e in sicurezza è l’impegno di tutti»

«E’ un segnale utile e importante per la ripresa economica del territorio e del Paese» ha detto Alessandro Scarabelli, puntando anche l’attenzione sull’inevitabile aumento della mobilità dei lavoratori e dell’utilizzo dei mezzi pubblici.
Il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli
Il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli

Il direttore generale di Assolombarda. Alessandro Scarabelli, è intervenuto sulla Fase 2 dell’emergenza sanitaria in corso: «Poter riaprire è un segnale utile e importante per la ripresa economica del territorio e del Paese – ha detto all’agenzia Ansa – In questi mesi, come Assolombarda, abbiamo attivato una task force, un filo diretto sempre attivo con le imprese alle quali abbiamo dato oltre 40mila consulenze, con l’obiettivo di preparare al meglio la fase 2».

Scarabelli ha richiamato l’attenzione sui settori automotive, gommaplastica e il distretto del design e arredo – che nel Milanese, nel Lodigiano e in Brianza hanno le loro sedi principali -, parte delle imprese manifatturiere che, lunedì, riapriranno i battenti (comprese molte metalmeccaniche) e sull’inevitabile aumento della mobilità dei lavoratori e dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Da quest’ultimo punto di vista, per ridurre al minimo i rischi di assembramento: «le imprese associate tenteranno di incentivare forme di mobilità alternativa come il car pooling per massimo 2 persone, l’utilizzo della bicicletta e la disponibilità di posti auto aziendali» ha aggiunto. In corso inoltre dialoghi con i gestori di Atm e Trenord: «affinché si possano definire, in tempi rapidi, strategie e proposte operative comuni per gestire al meglio i flussi e tutelare la salute»

Scarabelli ha inoltre puntualizzato che: «L’apertura delle attività produttive deve avvenire in maniera graduale, applicando le misure necessarie per la tutela della salute dei lavoratori che per gli imprenditori è la priorità”. Le aziende, ha aggiunto: «Stanno adeguando, con molto rigore, il modello di organizzazione del lavoro alle misure previste dai Protocolli condivisi con le parti sociali». A garanzia del mantenimento delle distanze saranno indispensabili: «il mantenimento dello smart working, la rimodulazione degli spazi e dei turni di lavoro, che dovranno essere più flessibili».

«C’è in questo momento l’impegno di tutti – ha concluso – affinché vengano garantite ai lavoratori le condizioni di sicurezza e alle imprese la capacità di recuperare quote di mercato, perse in questi mesi in cui le attività sono state sospese».