Asfalti Brianza: mancano documenti, attività sospesa fino al 31 ottobre

Documenti mancanti, altri arrivati tardi, prescrizioni non ottemperate: l’attività della Asfalti Brianza di Concorezzo di nuovo sospesa fino al 31 ottobre. Nuova riunione l’11 novembre.
Concorezzo Asfalti Brianza chiusa
Concorezzo Asfalti Brianza chiusa Michele Boni

Alcuni documenti mancavano, altri sono arrivati troppo tardi per poter essere esaminati e alcune prescrizioni non erano state ottemperate: altra fumata grigia alla conferenza dei servizi sulla Asfalti Brianza di Concorezzo. Ma un dato c’è: l’attività è stata di nuovo sospesa fino al 31 ottobre e l’11 novembre si tornerà a discutere al tavolo provinciale.

A raccontarlo è stato il sindaco Marco Troiano di Brugherio, uno dei Comuni coinvolti nella vicenda con Concorezzo, Agrate Brianza, Monza. Alla conferenza di mercoledì era in programma l’esame della richiesta di modifica dell’autorizzazione unica ambientale dell’azienda.

«A luglio la Provincia aveva sospeso l’attività di AB a seguito delle attività di controllo presso l’impianto fatte dall’ARPA, in particolare per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti e per il livello delle emissioni prodotte – ha scritto Troiano – La relazione certificava che AB aveva superato i limiti delle emissioni previste nell’Aua; l’azienda aveva poi tempo fino ad agosto per presentare un piano di intervento sull’impianto, necessario a garantire il rispetto dei valori limite alle emissioni attualmente stabiliti».

Ma poco è andato per il verso giusto, aggiunge il sindaco Brugherese: «Ancora una volta sono emerse carenze documentali, informazioni trasmesse solo il giorno prima per la valutazione da parte degli enti competenti e ancora una volta è emerso che l’azienda non ha ottemperato alla diffida ricevuta da Ato». Quindi il fermo fino alla fine del mese e nuovo appuntamento. «Insieme alle amministrazioni di Agrate e Monza abbiamo espresso profondo sconcerto per l’ennesima occasione sprecata da parte dell’azienda, che ancora una volta ha consegnato la documentazione senza poter dare agli enti il tempo di valutarla, non ha adempiuto alle diffide ricevute e non è stata in grado di rispondere alle ulteriori richieste degli enti».