Arcore: azienda dona tre tablet ai piccoli pazienti dell’ospedale di Vimercate

La Knorr-Bremse ha regalato al reparto pediatria gli strumenti tecnologici utili ai bambini e agli adolescenti ricoverati per comunicare con l’esterno visto che gli ingressi nel reparto sono ancora contingentati a causa della pandemia.
Vimercate pediatria ospedale donati tablet
Vimercate pediatria ospedale donati tablet Michele Boni

Aveva previsto di regalare due tablet al reparto di pediatria dell’ospedale di Vimercate, ma alla fine la Knorr-Bremse di Arcore ne ha donati tre. Sono strumenti tecnologici utili ai bambini e agli adolescenti ricoverati per comunicare con l’esterno visto che gli ingressi nel reparto sono ancora contingentati per scongiurare il pericolo di focolai.

«Ogni anno come lavoratori organizziamo iniziative a favore delle realtà sociali del territorio – ha spiegato Luca Carzaniga della Rsu Fiom Cgil e compone Cral – La proposta di acquistare tablet per il reparto di pediatria di Vimercate è stata accolta molto positivamente dall’assemblea del Cral e le risorse raccolte hanno permesso di donare tre apparecchi. Vogliamo essere da esempio per altre aziende del territorio: a noi costa poco e si può fare molto del bene».

I tre tablet sono stati consegnati direttamente nelle mani del primario del reparto, dottor Marco Sala, e alla presenza della coordinatrice degli infermieri Roberta Camagni. Il reparto di pediatria è sempre stato molto aperto, ma, da un anno a questa parte, il rischio contagio ha obbligato all’individuazione di percorsi “Covid” e “non-Covid” con l’impossibilità di accedere liberamente dall’esterno.

«Ne avevamo bisogno – ha confidato Sala, accogliendo i lavoratori alla soglia dell’ingresso del reparto situato al piano terra dell’ospedale di Vimercate – abbiamo tanti adolescenti ricoverati: questi strumenti saranno utili per la didattica a distanza e per mantenere i collegamenti con l’esterno». Il reparto, infatti, è ancora isolato per la paura che il Covid possa insinuarsi tra le corsie: «Non abbiamo avuto casi di infezione, fortunatamente: gli ingressi sono contingentati e la situazione sanitaria richiede ancora molta cautela», ha aggiunto il primario.

La pandemia ha inciso sulla salute psicofisica dei più giovani: «È stato un anno complicato per gli adolescenti – ha concluso Sala – in una età critica, le limitazioni legate all’emergenza sanitaria hanno fatto affiorare problematiche di tipo psichiatrico: nel nostro reparto abbiamo quadruplicato gli ingressi. È una delle tante iniziative di solidarietà messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori del nostro territorio – ha commentato Matteo Casiraghi della segreteria della Cgil di Monza e Brianza – a inizio pandemia donammo risorse economiche ad Ats in favore della medicina territoriale e più recentemente, con la categoria Spi Cgil, una stanza degli abbracci per gli ospiti delle Rsa».