Se il modello di vita casalingo risente inevitabilmente degli stravolgimenti imposti da restrizioni Covid-19, anche il micio di casa può soffrire qualche cambiamento di troppo. Quando il gatto subisce lo stress da lockdown. A spiegarlo è la seregnese Ilaria Mariani, consulente della relazione felina che, in collaborazione con Manuela Pintore, tiene sino a giugno il seminario “Conoscere il gatto”.

“Il gatto ha una sua routine e una propria fisiologia che lo porta ad alternare momenti di gioco a momenti di riposo – spiega Mariani – essersi ritrovati con magari tutta famiglia in casa, per logiche di smartworking o scuola a distanza, ha significato per l’animale vedere i suoi cicli di routine stravolti. Il gatto ha una propria percezione del territorio e delle cose e alcuni esemplari, di fronte al cambiamento improvviso, hanno manifestato comportamenti aggressivi legati allo stress”.
Il rimedio? “Lavorare sulla relazione: il proprietario deve cercare di vedere le cose dal punto di vista del gatto, capendo cosa può dar fastidio o piacere. Occorre, ad esempio, imparare a leggere il suo modo di comunicare con noi: come muove la coda, le orecchie, le vibrisse”.

In programma serate onine per conoscere il gatto, capirne i comportamenti che possono modificarsi nella relazione uomo-animale in questo particolare periodo storico contraddistinto da un cambio di abitudini forzate. Si tratta di una serie di appuntamenti, a pagamento, che sino a giugno portano alla scoperta di svariati temi che ruotano attorno all’universo felino e al suo legame con l’uomo. Al martedì sera la discussione verte sull’animale di casa, trattando argomenti di varia natura: dal gioco, all’adozione, ai parassiti, alla gestione del cambiamento, sino al primo soccorso veterinario etc (martedì 9 febbraio, il tema è “Inserire un secondo gatto in famiglia”). Info e iscrizioni 328 4524842.