A Lissone torna la voglia di sposarsi: già 27 matrimoni civili nel 2021

Di questi, 18 sono avvenuti fra cittadini italiani, 6 con uno dei due sposi cittadino straniero e 3 fra cittadini stranieri. Un numero che è andato in costante crescita da gennaio ad oggi e che contribuisce a dimostrare la “voglia” di normalità.
Lissone matrimonio civile
Lissone matrimonio civile Elisabetta Pioltelli

C’è voglia di ripresa, di normalità, ma anche di …fiori d’arancio. Dopo un 2020 di stallo, che per molti sposi ha significato uno slittamento dei tempi a causa del Covid-19, ecco che nei primi sei mesi del nuovo anno, le coppie non hanno perso tempo. A Lissone, nel primo semestre sono già stati celebrati ben 27 matrimoni civili.

Un dato che attesta da un lato il desiderio di ricominciare a pensare a progetti ed al futuro con una spinta decisamente ottimistica e dall’altro un’inversione di tendenza rispetto al passato più recente coi matrimoni in costante e progressivo calo (sia civili che religiosi). Inizia dunque dal sì più importante della vita di ogni coppia, il lento ritorno alla normalità sul fronte wedding.

A Lissone, le 27 unioni sono state celebrate in municipio ed ospitate – sulla base del numero dei presenti – nella sala della giunta comunale o negli spazi che solitamente accolgono il consiglio comunale. Di queste, 18 sono avvenute fra cittadini italiani, 6 con uno dei due sposi cittadino straniero e 3 fra cittadini stranieri. Un numero che è andato in costante crescita da gennaio ad oggi e che contribuisce a dimostrare la “voglia” di normalità e il ritrovato senso di quotidianità. Se a gennaio i matrimoni civili erano stati 4, a febbraio e marzo se ne erano celebrati soltanto 2 (uno per mese) complici le restrizioni dettate dall’emergenza pandemica. In aprile il numero si era leggermente avvicinato alla normalità (4) per poi salire ai 5 di maggio e agli 11 di giugno; in alcuni casi, proprio nel mese appena trascorso, si sono celebrati due matrimoni nella medesima mattinata.

«Ai novelli sposi che in questo 2021 hanno deciso di unirsi in matrimonio, esprimo a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale gli auguri di salute, serenità e di ogni fortuna – afferma il sindaco Concettina Monguzzi – l’incremento nel numero di matrimoni è sintomo di un progressivo ritorno alla normalità: ne abbiamo tutti bisogno ed è anche dai loro volti, dai loro gesti e dai loro sguardi che ritroviamo fiducia nella costruzione del futuro nostro e della nostra città».

Fiori d’arancio, sorrisi ed emozione. Anche così, dunque, si ha la chiara sensazione che la voglia di riprendere “il gusto del futuro”- come ripetuto dal claim governativo nelle ultime settimane- sia un percorso ottimistico (e in questo caso molto romantico) sempre più gettonato dagli sposi che a Lissone scelgono di non rimandare (ancora) il giorno delle nozze.