A Lissone 130 occhi elettronici sulla città: occhio alle videotrappole, telecamere itineranti contro vandalismi e abbandono rifiuti

Una, nascosta in zona stazione, ha registrato immagini di un nuovo episodio di danneggiamento compiuto ai danni di un’auto in sosta. Ad agire, ancora una volta, un giovanissimo, immortalato dalla videotrappola mentre spacca i finestrini.
Lissone. Il comandante della polizia locale Matteo caimi alla centrale operativa del comando. Tutti i 130 occhi elettronici della città.
Lissone. Il comandante della polizia locale Matteo caimi alla centrale operativa del comando. Tutti i 130 occhi elettronici della città. Elisabetta Pioltelli

Continua l’attività di contrasto al degrado da parte della polizia locale di Lissone che ha deciso di utilizzare anche le videotrappole in dotazione al comando cittadino per monitorare diverse aree del territorio soggette ad attività di degrado, dalla zona stazione ai parchi gioco.

Nei giorni scorsi la telecamera nascosta in zona stazione ha registrato immagini di un nuovo episodio di danneggiamento compiuto ai danni di un’auto in sosta. Ad agire, ancora una volta, un giovanissimo, immortalato dalla videotrappola mentre spacca i finestrini della vettura. Le immagini sono state consegnate ai carabinieri.

«La nostra centrale ha ora un sistema di videosorveglianza con ben 130 occhi sulla città, in alcune zone non coperte e dove si verificano situazioni di degrado operiamo con le videotrappole» dice il comandante della polizia locale, Matteo Caimi. In particolare, con l’installazione in diverse aree, che possono variare ogni settimana, così come venir confermate, le trappole monitorano le dinamiche che caratterizzano l’errato conferimento dei rifiuti e quindi operano sul contrasto di condotte criminose che arrecano pregiudizio al patrimonio ambientale e che alimentano la formazione di discariche abusive, così come le situazioni di vandalismo. I soggetti, colti in flagranza, finiscono al centro delle indagini delle forze dell’ordine.

«La prima motivazione per la quale chi mi ha preceduto ha comprato le videotrappole era legata al contrasto dell’abbandono rifiuti – spiega il comandante Caimi – di fronte ad eventi di vandalismo si è provveduto ad installarle in aree soggette ad attività di degrado e sono state utili, danno una mano alle indagini. Nel caso dell’episodio in zona stazione, l’autore che è ancora una volta un giovanissimo. Le immagini mostrano che non c’è attività di rovistamento all’interno del veicolo, quindi il soggetto non spacca il finestrino per compiere un furto, ma per puro atto di vandalismo. Le videotrappole sono collocate anche in aree verdi dove registriamo rotture di giochi o abbandono bottiglie: dinamiche che non danno la percezione di serenità o sicurezza».