I primi 10 anni della moto “made in Monza”: Bylot, la Six Days 175 creata da Enrico Farina

Compie dieci anni il primo modello di moto “made in Monza” ideato da Enrico Farina: era il 2012 quando il giornalista presentava al mondo la Six Days 175, «un riuscitissimo mix fra richiamo al passato e componenti moderne». Dettagli per gli appassionati: motore giapponese Daytona, serbatoio in alluminio cassetta, filtro in alluminio, borsa porta attrezzi in cuoio e in alluminio, gonfleur anni Sessanta, silenziatore “a manettino” tanto usato sulle racing degli anni Cinquanta. Un progetto frutto di una passione (di famiglia) per le due ruote che Farina ha declinato nel corso della sua vita in ambiti diversi: assistendo alle corse in autodromo con il papà, partecipando fin da giovanissimo alle gare di regolarità, collaborando con Rusconi Editori per riviste come “Tutto Moto”, “Gente Motori” e “Auto Classic” e, infine, costruendo a mano, pezzo per pezzo, i prototipi della serie Bylot – un nome inglesizzato che strizza l’occhio al termine dialettale, quasi esclusivamente monzese, “bilòtt”, vale a dire “sciocco”, “stupido”.

Moto Bylot e bilòtt, Monza anche nel nome

«All’epoca, i miei amici avevano accolto con qualche perplessità la mia intenzione di costruire delle moto: avevano finito per darmi del “bilòtt”, vista la crisi in cui versava il settore. Quel termine, per me, possedeva però anche un altro significato: mi ricordava mio padre e la guerra d’Africa da lui combattuta, quando i monzesi al fronte, per riconoscersi tra di loro, avevano iniziato a scrivere sui vetri insabbiati dei fuoristrada proprio il termine “bilòtt”» che, usato per lo più entro i confini di Monza, consentiva di individuare in fretta eventuali concittadini. «Alla fine “Moto Bylot” ha prevalso sul nome su cui stavo ragionando in prima battuta: “Moto Lamber”, che voleva essere omaggio al fiume che scorre a pochi passi dalla casa in cui sono nato».

Moto Bylot, moto d’epoca con i pezzi attuali

Negli anni il monzese, classe 1957, si è cimentato (e divertito) nella costruzione di altri modelli, anche elettrici: E-Scrambler, E-Travers, Bylot 80 cc, Fangone Cross e E-Formidable. Ma il presupposto alla base di ogni sua creazione non è mai cambiato: «Costruire una moto d’epoca utilizzando pezzi attualmente in produzione: contenuti e stile retrò – si legge anche sul sito motobylot.it – ma materiali moderni, per consentirne sia l’omologazione, sia prestazioni al passo con i tempi». Collezionista di moto e di auto d’epoca Farina è ora alle prese con due nuovi progetti: «Il primo per ora esiste solo sulla carta: non anticipo nulla, solo che avrà un risvolto ovviamente monzese. Il secondo, invece, prevede la realizzazione di una bicicletta in carbonio a pedalata assistita».