Tiene banco la polemica tra Veloclub e Comune. Alla presentazione, il 12 gennaio, nel suggestivo Museo del Ciclismo, al Ghisallo, aperto eccezionalmente per l’occasione, della stagione 2019 del Veloclub Sovico, c’è stata infatti una novità per la nuova maglia, sostanziale e polemica: la scritta “Sovico” che è più piccola rispetto al passato, e non è un caso. «E’ un segnale di protesta verso l’amministrazione comunale di Sovico- spiega il presidente Maurizio Canzi- dimostriamo così il nostro disappunto».
Una presa di posizione eclatante. «In questi nove anni abbiamo svolto attività con grandi sacrifici, portando più volte in evidenza la situazione, per tutto questo periodo l’amministrazione comunale di Sovico ci ha penalizzato. Lodevole sponsorizzare un evento ciclistico nazionale ma cosa serve se poi si penalizza l’attività della società ciclistica del paese? Le associazioni dovrebbero ricevere lo stesso supporto, ma i fatti dimostrano realtà differenti. Basti pensare che ad oggi il Veloclub Sovico risulta essere l’unica associazione che ha messo mano al portafoglio per la sistemazione di locali di proprietà del Comune nonostante gli esigui contributi (e non mi vengano a parlare di convenzioni); dopo 40 anni siamo costretti ad andare in una palestra a pagamento per fare attività ai nostri ragazzi. Gli 800 euro circa all’anno elargiti come contributi dal Comune non ci bastano neppure per due mesi di gasolio per i nostri i mezzi- aggiunge- perché nella distribuzione dei contributi non si è considerata l’incidenza delle spese di gestione degli immobili comunali a favore di tutte le associazioni, mentre il Veloclub Sovico utilizza le strade della Brianza per la propria attività?».
Da qui, visto il cambio di partner fornitore d’abbigliamento, la decisione, drastica, di realizzare la nuova maglia di stagione con la scritta Sovico decisamente ridimensionata. «Il segnale è chiaro- ribadisce- non ho idea sui motivi che abbiano indotto l’amministrazione comunale a supportare il Veloclub diversamente dalle altre associazioni, non voglio pensare che c’entrino i miei trascorsi politici (Canzi era candidato sindaco 5 anni fa per una lista di centrodestra ndg). Il nome Sovico è mantenuto sulla maglia per rispetto nei confronti dei sovicesi appassionati di ciclismo e non, e di coloro che hanno fondato e supportato il Veloclub Sovico dal 1975 ad oggi. Ci sentiamo penalizzati, ma siamo assolutamente disponibili ad un confronto purché però si parli con numeri concreti. Tornare indietro? Solo se chi si insedierà a capo dell’amministrazione comunale (in primavera ci sono le elezioni ndg) mi dimostrerà coi fatti di riservare al Veloclub lo stesso trattamento in termini di impegno economico e supporto dato alle altre associazioni sul territorio. Nel 2019 – conclude- continueremo a fare attività per i nostri ragazzi sospendendo però le attività organizzative sul territorio, ad eccezione di un evento in collaborazione con la Polisportiva Sovicese che ci offre gratuitamente l’utilizzo della pista del centro sportivo».
Pronta la risposta del sindaco: «Ridurre il nome Sovico sulla maglia mi sembra una decisione infantile e penalizzate per tutta Sovico, ma è la dirigenza del Veloclub ad aver scelto la strada di tagliare ogni tipo di comunicazione istituzionale col Comune per motivazioni che lascio a chi le ha pensate».
Il sindaco di Sovico, Alfredo Colombo, commenta la scelta di disappunto presa nei confronti dell’amministrazione comunale da lui guidata. Colombo non comprende come mai si sia arrivati a prendere questa decisione e si dice dispiaciuto. «La considero un’azione spiacevole e antipatica, non corretta dal punto di vista istituzionale- precisa- non ne vedo il motivo. C’è un regolamento comunale (contributi alle associazioni sportive ndg), ci sono dei criteri stabiliti e non evidenzio nessun tipo di penalizzazione nei confronti del Veloclub». E conclude. «Spiace che la società si affidi ad una decisione del presidente che con qualche spunto personale forse inquina il nome di una società che dovrebbe essere apolitica, lui forse non è tale in questa sua veste. Ma è meglio correre con Sovico scritto in piccolo che non correre, lo accettiamo come medicina necessaria».