Serie A: il “ciao” al calcio di Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic ha dato l'addio al calcio giocato. Sfuma così l'ennesimo assalto di Adriano Galliani per portarlo al Monza.
Zlatan Ibrahimovic - foto Ac Milan
Zlatan Ibrahimovic – foto Ac Milan

Alla fine è successo: Zlatan Ibrahimovic ha dato l’addio al calcio giocato. Domenica sera, l’ultima di Serie A per lo svedese classe ’81 non ha rappresentato solo il saluto al Milan ma anche al campo. Troppo difficile stare lontano dall’azione ma anche recuperare una forma fisica minata sempre più dagli infortuni (l’ultimo ad aprile al polpaccio destro) che lo hanno tenuto a quattro presenze in campionato. In tutto invece sono state 163 con 93 gol in rossonero. A cui sono da aggiungere le annate giocate in Italia con Juventus e Inter in una carriera iniziata in Svezia nel 1999.

Serie A: il “ciao” al calcio di Zlatan Ibrahimovic, l’assalto di Galliani per il Monza

Appare quindi difficile che si concretizzi davvero l’ennesimo assalto di Adriano Galliani per portare il giocatore al Monza, una corte iniziata nel 2019 e proseguita costante ogni giorno come ha svelato Ibra nei giorni scorsi alla Gazzetta dello Sport. Anche se il personaggio è imprevedibile e tutto potrebbe accadere in un prossimo futuro, il futuro vero appare diverso da quanto riferito fino all’ultima intervista.

La commozione di fronte a un San Siro adorante è sembrata quella da grandi occasioni: Ibrahimovic – bravo a costruirsi l’immagine del supereroe tutto d’un pezzo e solito considerarsi più vicino a un Dio che agli uomini – si è commosso osservando la scritta “God Bye” (appunto) e ricevendo l’affetto dello stadio, si sono commossi anche i compagni di squadra (Tonali su tutti) in campo con la maglia numero 11 e i tifosi.

Serie A: il “ciao” al calcio di Zlatan Ibrahimovic, “ci vediamo in giro, se siete fortunati”

«Dentro questo stadio sono passati tanti ricordi ed emozioni – ha detto – La prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore. Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quelli che mi stanno vicini per la pazienza che hanno avuto. Ringrazio anche i giocatori, che sono stati la mia seconda famiglia. Ringrazio l’allenatore e lo staff per la responsabilità che mi hanno dato. Ringrazio i dirigenti per l’opportunità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore a voi tifosi. Mi avete accolto a braccia aperte, facendomi sentire a casa. Sarò milanista per tutta la vita. È arrivato il momento di dire “ciao” al calcio, ma non a voi. Ci vediamo in giro, se siete fortunati. Forza Milan, arrivederci».