La scuderia del Portello di Seregno sugli allori al campionato italiano auto storiche che si è svolto l’8 e 9 ottobre a Imola. Il club ufficiale di Alfa Romeo ha portato tre vetture sul gradino più alto del podio di categoria, sia nel campionato Italiano riservato alle auto storiche, sia nella “Alfa revival cup”.
Nonostante le avverse condizioni meteo, i soci del Portello proprietari delle Alfa da corsa hanno dimostrato tutte le loro capacità di piloti.
Sabato 8 ottobre, in cui si è corso su bagnato e asciutto, Alfredo Altavilla e Fabrizio Zamuner su Alfa Romeo Gta 1300 junior; Mario Cajani su Alfa Romeo Giulietta sprint veloce e Alessandro ed Emanuele Morteo su Giulietta Ti si sono classificati al primo posto nelle rispettive classi di gara nell’Alfa revival cup, così come Marco Cajani e Alessandro Morteo su Alfa 2600 Sprint.
L’ Alfa revival cup è stata corsa in condizioni di pista bagnata. Una partenza in sicurezza, dietro la safety car, poi l’intera gara di un’ora di durata, con cambio pilota o stop obbligatorio di 60 secondi, con la pista che asciugava, giro dopo giro. Condizioni ideali per i gentlemen driver della scuderia del Portello, i quali hanno dato sfogo liberamente alle proprie doti di guida, esaltando le Alfa Romeo storiche.
Domenica 9 è stato il turno del campionato italiano auto storiche, che si è disputato con pista asciutta e le Alfa del Portello sempre davanti a tutti. Lorenzo Moramarco era terzo di classe con la GTAm, Roberto Restelli e Fabrizio Zamuner erano secondi di classe con la Gta 1300 junior, mentre Marco Cajani e Alessandro Morteo, coppia consolidata della Pechino-Parigi 2016, hanno vinto la propria classe con la 2600 sprint. En plein per Mario Cajani che, dopo il primato nell’Alfa Revival Cup, ha conquistato il primo posto di classe anche nell’italiano auto storiche, sempre con la Giulietta sprint veloce.
La Scuderia del Portello ha consegnato ad Alfa Romeo ben 6 trofei assoluti in 6 classi riservate alle auto d’epoca. “Dopo l’esperienza della Pechino-Parigi, si è chiuso un anno indimenticabile”, ha commentato il presidente del Portello, Marco Cajani.