«Arrivo con uno stato d’animo sereno e leggero. Non vedo l’ora di cominciare». Matteo Farina, classe 1978, modenese, nuovo giocatore-allenatore del Seregno Hockey 2012, risponde così quando gli si chiede come si accinge ad affrontare la nuova stagione, che vedrà la sua squadra di scena sul palcoscenico della serie A/2 di hockey su pista. «Stiamo valutando quando iniziare la preparazione -spiega-. Se i ragazzi fossero tutti presenti, potremmo farlo il 24 agosto. Altrimenti, meglio aspettare il 31 agosto». Detto che il mercato gli ha già consegnato come rinforzi due atleti veneti, Christopher Bozzetto e Stefano Gallio, adesso la priorità è la ricerca del portiere. «L’ingaggio di Bozzetto è ufficiale -conferma- e sono convinto che si tratti di un ottimo elemento. Per Gallio, attendo comunicazioni definitive dalla società. Il nodo è quello dell’estremo difensore. Ne cerchiamo uno di valore, in grado di fare la differenza. Stiamo scandagliando il panorama italiano, ma chi ha buoni elementi, anziché cederli, opta per tenerli in rosa, magari anche come terzo in serie A/1. Se non trovassimo chi fa al caso nostro, guarderemmo anche all’estero, pur se preferirei che lo straniero potesse darci qualcosa in più in avanti. Sto analizzando a questo scopo video su video. Non mi limito a quelli che ci vengono inviati, che mostrano di solito unicamente le giocate positive, ma guardo le partite per intero. Così provo a capire se, oltre al colpo di genio, l’atleta sa difendere ed essere utile agli altri. A noi serve un giocatore che sappia inserirsi in un contesto, più che un solista».
Seregno Hockey 2012: fondamentale il supporto del pubblico
Le idee sembrano già chiare: «Siamo appena stati ammessi alla serie A/2 e quindi siamo in ritardo rispetto alle concorrenti. La base è buona, ma salire dalla serie B alla seconda serie nazionale implica un salto di qualità mentale, prima ancora che tecnico. Ci sarà molto utile la Coppa Italia, che ci metterà di fronte ad avversari quotati, come il neoretrocesso Correggio o l’Azzurra Novara, che è reduce dalla conquista della semifinale dei playoff in serie A/2. Dobbiamo lavorare per crescere. Il nostro orizzonte è la salvezza: è inutile, adesso, fare voli pindarici con la fantasia…». Sul suo ruolo in pista, Farina è esplicito: «Mi sento bene e mi piace giocare, ma a 44 anni non posso pensare di farlo per 50’ a partita e di essere la prima scelta. Tenterò di dare il mio contributo, sapendo che un mio impiego continuativo non sarebbe un segnale incoraggiante. Avremo dieci esterni e due portieri e tutti dovranno sentirsi parte del progetto».
La chiosa si traduce in un messaggio per i tifosi: «Da loro mi aspetto un apporto fondamentale. Seregno è una piazza storica dell’hockey su pista, che deve recuperare un po’ di entusiasmo. Ho vissuto una situazione simile a Vercelli, in un’annata in cui passammo dai cento spettatori iniziali ai mille finali. In primis, serve un atteggiamento costruttivo verso i ragazzi da parte di tutti coloro che saranno in tribuna».