Presentata a Seregno la polisportiva oratoriana San Giovanni Paolo II

L'associazione è nata dall'unione di forze tra il gruppo sportivo San Carlo, la polisportiva Sant'Ambrogio ed il 2008 Lazzaretto e potrà contare su 32 squadre, tra calcio e pallavolo
I componenti del direttivo, con monsignor Bruno Molinari e don Samuele Marelli

È intitolata alla figura di San Giovanni Paolo II, il Papa legato a Seregno da una lunghissima amicizia ed lunghissima frequentazione, sviluppatasi a seguito del dono da parte della comunità seregnese di un concerto di campane alla parrocchiale di San Floriano in Cracovia negli anni sessanta del secolo scorso, quando ancora era impossibile ipotizzare la sua salita al soglio petrino, la nuova polisportiva oratoriana, che ha riunito il gruppo sportivo San Carlo, la polisportiva Sant’Ambrogio ed il 2008 Lazzaretto e che è stata presentata venerdì 24 giugno all’oratorio Sant’Ambrogio di viale Edison. Alla sua presidenza è stato chiamato Marco Villa, mentre suoi vice saranno i presidenti uscenti, Alfredo Leveni, Ignazio Ponturo e Maurizio Prizzon. Come consiglieri lavoreranno invece Daniele Borgonovo e Luca Acquati, come segretario Alessandro Ventura, come direttore organizzativo Paolo Molinari e come direttore sportivo Fabio Chignoli. La nuova realtà conterà su un totale di trentadue formazioni nella prossima stagione agonistica, suddivise tra calcio e pallavolo.

Polisportiva San Giovanni Paolo II: gli interventi durante la serata

Monsignor Bruno Molinari, terzo da sinistra, nel momento in cui ha preso la parola


«Questo è il mio oratorio -ha esordito Marco Villa-, poiché abitavo a poche centinaia di metri da qui. Sono molto emozionato, anche perché abbiamo lavorato parecchio per arrivare al traguardo. Il nostro obiettivo è riuscire a portare avanti quei valori educativi e sportivi, che sono sempre stati una guida per i nostri oratori». Soddisfatto è apparso il sindaco Alberto Rossi: «Quando io ero un ragazzo, pensare a questa unione sarebbe stato impossibile. Invece, è maturata una capacità di operare dal basso e di fare rete, che già era emersa in altre situazioni nella nostra città. Penso ad esempio alla nascita della comunità pastorale ed alla creazione della casa della carità. C’è una bella capacità di adattarsi ai tempi nuovi e di vivere nuove sfide». Sulla stessa lunghezza d’onda monsignor Bruno Molinari, prevosto: «Questo è un grande passo per la nostra comunità. Ringrazio don Samuele Marelli, il responsabile della pastorale giovanile, che in 5 anni ha dimostrato sempre un grande ottimismo e di saper mettere più persone allo stesso tavolo. Mi ha fatto inoltre piacere la convergenza sul nome di San Giovanni Paolo II, da parte delle società che si sono unite». E proprio don Marelli, che ha appena festeggiato il ventesimo di sacerdozio, ha griffato il passaggio successivo: «Un oratorio senza una società sportiva manca di qualcosa. Quella che presentiamo oggi sarà la prima società sportiva di Seregno per numero di atleti tesserati e di dirigenti. Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano». Il giro lo ha chiuso poi Paolo Cazzaniga, presidente della consulta dello sport: «Per la città, questa unione di forze significa poter captare le stesse forze, ma indirizzarle meglio. È significativo che prima venga l’obiettivo educativo e dopo quello sportivo».

Polisportiva San Giovanni Paolo II: le nuove divise di gioco

Le divise di gioco della nuova polisportiva


L’appuntamento è terminato con la presentazione delle divise di gioco, che avranno i colori giallo ed azzurro, gli stessi della città di Seregno e dello stemma di Giovanni Paolo II. «Il Papa -ha concluso il presidente Villaparlava dell’azzurro del cielo e dell’oro della provvidenza divina. L’oro era più difficile da riprodurre e ci siamo limitati al giallo».