Un punto a testa, tra Monza e Torino, tra i due vecchi amici Palladino e Juric. I biancorossi rimontano con la scaltrezza di Colpani dopo essere andati sotto con il gol di Ilic costruito da Zapata, ma ai punti probabilmente avrebbero meritato qualcosina in più gli ospiti. Palladino non ha paura di ammetterlo: «Juric è stato più bravo di me, ci hanno messo in difficoltà sotto il profilo dell’intensità e dell’aggressività. Ci hanno tolto le nostre qualità maggiori, quelle di palleggio. Meritavano di andare in vantaggio prima, ma paradossalmente il gol subito ci ha sbloccati e ho visto in campo la partita che avevamo preparato. È importantissimo aver tenuto viva questa partita, aver resistito con cuore e coraggio. Avevamo bisogno di sostanza nel primo tempo, ovvio che mi aspettavo di ripartire meglio, poi nel secondo tempo con Mota Carvalho siamo riusciti a trovare più verticalità». Sugli azzurri e azzurrabili: «I miei giocatori meritano tutti la nazionale secondo me, ovvio che Colpani e Di Gregorio stanno facendo un campionato incredibile, confermando quanto di buono mostrato lo scorso anno, ma ci sono anche Pessina, Gagliardini, Carboni a meritare tanti elogi».
Così Colpani, fresco di convocazione in nazionale…
A proposito di gente da nazionale, fresco di convocazione per le due gare di qualificazione agli Europei con Macedonia e Ucraina, dopo il novantesimo ha parlato così il grandissimo protagonista dell’inizio stagione del Monza, Andrea Colpani, sei gol e un assist in dodici parttie: «Non ho ancora ben realizzato cosa sta succedendo. La chiamata di Spalletti è un sogno, ma anche un punto di partenza, non voglio fare la comparsa, voglio mantenerla. La convocazione la dedico al presidente Berlusconi che per me ha sempre avuto un occhio di riguardo. Peccato per l’assist a Gagliardini, uguale a quello di quando hanno annullato il gol a Mota Carvalho contro il Bologna. Sarebbe stato bello vederlo realizzato».
Rammaricato Juric, per gli errori di Gineitis e dell’arbitro
Nel post partita, l’allenatore torinista invece giustifica Gineitis, autore dello svarione decisivo che ha aperto la strada al pareggio di Colpani: «Sono cose che capitano, è molto giovane, tutto il resto l’ha fatto bene, anche di posizione», ma se la prende con l’arbitro: «Deve fischiare lui, sull’ultima occasione, è un tocco evidente, è rigore, ci mancano due punti». Sulla gara invece è soddisfatto: «Abbiamo giocato bene, anche dominato, poi il Monza ci sa fare, Palladino lo allena benissimo, non è facile per nessuno vincere qua. Siamo soddisfatti del percorso nelle ultime quattro o cinque partite, siamo in crescita».