Monza: record di passione per la Wec in autodromo (anche se la Ferrari non vince)

Vince la Toyota, pubblico straordinario per il Cavallino rampante e per la competizione. Che, purtroppo, si rivedrà nel 2025.
La Wec all'autodromo di Monza
La Wec all’autodromo di Monza Fabio Vegetti

Un fine settimana che fa bene a Monza e che l’autodromo nazionale si merita. Questo è il primo pensiero che scaturisce nella mente del cronista rivedendo quanto di bello e interessante si è vissuto da venerdì 7 a domenica 8 luglio, anzi da giovedì sera per la precisione con la festa in centro città, in occasione della 6 Ore Wec, il campionato del mondo riservato alle vetture Endurance, i famosi prototipi di una volta.

La Wec all'autodromo di Monza
La Wec all’autodromo di Monza

Gli organizzatori monzesi hanno dichiarato oltre 60mila persone nei tre giorni e questa volta il dato ufficiale combacia con quanto in effetti riscontrato da chi l’autodromo lo conosce a fondo. Un dato che fa bene anche a Monza perché molti di questi spettatori non parlavano italiano ma venivano da fuori confine, soprattutto dalla vicina Francia dove le gare di durata sono più seguite dei gran premi di Formula 1. A questo proposito la 6 Ore è sembrata una prova generale in vista dell’appuntamento d’inizio settembre, anche se è chiaro che numeri e problematiche organizzative saranno moltiplicate quando arriveranno in Brianza Leclerc e compagnia.

Monza: record di passione per la Wec in autodromo (e i lavori che verranno, pare)

Del Gran premio e della situazione dei lavori d’ammodernamento il Cittadino ne ha accennato con il presidente dell’Aci, e gestore unico dell’impianto, Angelo Sticchi Damiani che ha ribadito come la sintonia con il sindaco e presidente del consorzio di gestione della Reggia, Paolo Pilotto, sia assoluta ma che ancora mancano le ultime, ma indispensabili, virgole per avere le famose autorizzazioni. Il più è fatto e poi da agosto, se la tabella di marcia sarà confermata, si potrà partire con i bandi.

Tornando alla 6 Ore, che tanto ha fatto bene in termini di passione, va segnalato l’incontenibile entusiasmo suscitato dal simbolo che più di tutti anima gli amanti del motorsport. Vedere l’assembramento continuo che c’era nel paddock davanti ai motorhome della Ferrari, oppure quello creatosi nelle due sessioni di firma dei suoi piloti in corsia box, ha colpito anche gli stessi promotori francesi del campionato. L’essere in Italia da una parte e il recente successo della Rossa a Le Mans dall’altra ha fatto la sua parte di certo, ma è innegabile che il Cavallino rampante è una fede a prescindere per molti e come tale la si professa quando c’è l’occasione giusta.

La 499p di Giovinazzi prima del via
La 499p di Giovinazzi prima del via

Ma a differenza del Gran premio, anche se non è corretto farlo, ha fatto piacere vedere domenica i tifosi che sostavano in attesa sotto il podio applaudire sportivamente l’equipaggio vincitore della Toyota, nonostante il trio Kobayashi-Lopez-Conway abbia tolto di fatto negato la vittoria proprio ai piloti della 499P numero 50, capitanati dal nostro Antonio Fuoco insieme ai suoi due compagni d’avventura Miguel Molina e Nicklas Nielsen.

Monza: record di passione per la Wec in autodromo (ma se ne riparla nel 2025)

La corsa, che è vissuta fino alle battute finali soprattutto nella battaglia in pista fra l’hypercar del Sol levante e quella modenese, è sicuramente piaciuta alle migliaia di appassionati arrivati in Brianza che però, purtroppo, dopo questa giornata di festa dovranno aspettare il 2025 per poter rivedere all’opera i capolavori del Wec.

Il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani e gli uomini Sias prima del via
Il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani e gli uomini Sias prima del via

Si sa già infatti che, causa gli interventi alla pista previsti nei prossimi mesi, la 6 Ore della prossima stagione emigrerà a Imola in primavera, e più precisamente a fine aprile. Sperando che, proprio perché quello è il mese più congeniale per questa tipologia di manifestazione, quando la gara tornerà in Brianza si scelga una data più consona che eviti di far arrostire pubblico e addetti ai lavori come è capitato da venerdì a domenica scorsi. Ma su questo punto gli organizzatori locali, oltre a cercare la data giusta, possono fare ben poco.