Monza, Dell’Orto: «Ammodernare l’autodromo serve per farlo vivere tutto l’anno»

Andrea Dell’Orto, già ai vertici della Sias, commenta l’importanza del progetto di ammodernamento dell’autodromo anche per il rinnovo del contratto con Ecclestone per il Gp d’Italia oltre il 2016.
Monza Festival del volo autodromo
Monza Festival del volo autodromo Fabrizio Radaelli

«Il progetto di riqualificazione dell’Autodromo di Monza non è certamente ostacolo al rinnovo del contratto per la Formula Uno, anzi: la valutazione d’impatto ambientale appena depositata e fortemente voluta da me fa parte di un progetto che negli ultimi 15 mesi ci ha visti impegnati per far vivere l’Autodromo tutto l’anno e sfruttare proprio il Gran Premio d‘Italia come volano di sviluppo per iniziative che vanno dal portare a Monza il mondiale di Superbike all’organizzazione di eventi, come il concerto di Ligabue a settembre».

È quanto dichiara Andrea Dell’Orto, imprenditore già ai vertici della Sias, la società di gestione dell’Autodromo di Monza, che proprio oggi vede insediato il nuovo consiglio. Che sottolinea anche l’importanza per il parco del progetto proposto con opera unica di riqualificazione come non avviene da più di 20 anni.

«L’impegno della Regione in questo senso e il buon esito dell’incontro di aprile con Bernie Ecclestone dimostrano che il problema del rinnovo del contratto per il mondiale di F1 non è certamente il progetto generale di rilancio della pista, del suo contesto territoriale e ambientale e del suo indotto», aggiunge.

«L’ammodernamento della struttura è la condizione essenziale per poter farla vivere tutto l’anno, con beneficio tangibile dal punto di vista degli introiti complessivi che questo potrà generare nel medio periodo. È lo stesso tipo di percorso – conclude Dell’Orto – seguito virtuosamente anche dalle gestioni di altri autodromi, con la differenza che a Monza il potenziale è enorme, rispetto ad altri contesti».