“Alberto ha seguito e ci ha dimostrato i valori che Gesù ci ha insegnato: il valore della vita, della famiglia, dell’amicizia, dell’accoglienza. Lascia a chi gli ha voluto bene l’eredità della vita, la grandezza e la dignità della vita, quella che lui ha dimostrato sino all’ultimo giorno della sua esistenza”. Padre Aldo, cappellano dell’Hospice Santa Maria delle Grazie di Monza, ricorda con queste parole la forza, il coraggio e la grande dignità di Alberto Rivolta, il 51enne ex calciatore dell’Inter dei record nella stagione ’88-’89, scomparso a soli 51 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia.
Martedì 5 novembre, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Lissone, città natale di Alberto Rivolta, ha accolto i suoi funerali, partecipati da tanti amici e conoscenti. Grande la commozione.
“Ora ha raggiunto i pascoli verdi dove può riposare – ha concluso padre Aldo – in questi prati verdi giocherà la partita vera, la sua partita eterna”.
Presente alle esequie una delegazione delle giovanili dell’Inter, con stendardo societario listato a lutto, ex calciatori nerazzurri, tra gli altri Riccardo Ferri, Astutillo Malgioglio, Alessandro Bianchi e Dario Morello, la società Pro Lissone (dove Alberto Rivolta ha iniziato a dare i primi calci al pallone), il sindaco di Lissone Concetta Monguzzi con alcuni assessori. Tutti stretti attorno ai familiari dell’ex difensore, la moglie Patrizia, i figli Alessandro e Filippo, il fratello Daniele e i genitori. Applausi hanno accompagnato l’uscita del feretro del 51enne lissonese, scomparso domenica 3 novembre all’Hospice. Sulla bara, impressi messaggi di cordoglio, ma anche di incitamento alla sua fede nerazzurra.