Si invertono gli addendi ma il risultato non cambia: a salire sul gradino più alto del podio del Gran Premio del Qatar è il neolaureato campione del mondo, dietro di lui i due piloti della McLaren. Sempre le stesse facce già viste sul podio della Sprint Race di sabato pomeriggio: quelle dei piloti che hanno dominato il weekend sul circuito qatariota. Max Verstappen, reduce dalla vittoria del terzo titolo mondiale consecutivo (conquistato con un anticipo di cinque date sulla conclusione calendario della stagione di Formula 1 2023) vince sull’australiano Oscar Piastri, con un vantaggio di +4.833 secondi. A salire sul gradino più basso del podio con un distacco di poco più di un secondo sul compagno di squadra é il britannico Lando Norris, mentre a conquistare la medaglia di legno è il pilota Mercedes George Russel, autore di una rimonta da paura. Quinta la Ferrari di Leclerc, unica monoposto del Cavallino a scattare dalla griglia di partenza allo spegnimento dei semafori.
Formula 1: Sainz non è partito per un problema tecnico
Ad attendere lo spegnimento dei cinque semafori solo 18 (di 20) monoposto sono schierate in griglia di partenza: mancano infatti all’appello la Ferrari dello spagnolo Carlos Sainz, che a causa di un problema tecnico al sistema di alimentazione della sua vettura non prenderà proprio parte alla gara, e la RedBull di Sergio Perez, che partirà invece dalla pitlane per aver violato il coprifuoco notturno al fine di riparare la vettura dopo l’incidente avvenuto nel corso della Sprint Race.
Formula 1: pit stop ogni terzo di gara per problemi alle gomme
Al via si accende una gara sin da subito movimentata e dominata (per obbligo del fornitore) dai pit stop. Dopo alcuni controlli effettuati da Pirelli nel corso delle prove libere, il fornitore scopre un pericolo di rottura per gli pneumatici causato dai nuovi cordoli installati sul circuito, e si trova costretto ad imporre al circus pit stop per sostituire le gomme ogni terzo di gara (18 giri).
Formula 1: Piastri sale sul secondo gradino del podio
Allo spegnersi dei semafori Verstappen schizza in testa, mentre dietro di lui succede il finimondo: i due poti Mercedes si neutralizzano a vicenda, procurando il ritiro di Lewis Hamilton e una gara completamente da ricostruire per il connazionale Russell. Alla ripartenza dopo l’uscita di scena della Safety Car Verstappen vola e stacca Piastri con un gap destinato ad aprirsi sempre di più. Se da un lato l’olandese vola, dall’altro però il compagno di squadra messicano sprofonda sempre di più macinando Track Limits su Track Limits (e ottenendo ben 10 secondi di penalità). Nel corso di un Gp in cui le reprimende non sono piovute leggere, grazie ad in errore di Fernando Alonso finito in ghiaia le due McLaren si ricompattano, andando a ridisegnare di fatto il podio di sabato ma a ruoli invertiti.