Può essere la domenica della gara anche se la gara è a porte chiuse? Sì. Lo devono avere pensato quei tifosi che il 6 settembre si sono presentati al parco di Monza per vivere lo stesso il Gp d’Italia: nonostante le porte chiuse dell’autodromo per l’emergenza Covid, nonostante i controlli che hanno regolato gli avvicinamenti alle zone vietate, nonostante una Ferrari in crisi grande di risultati dopo la sbornia del 2019 quando sul gradino più alto del podio si era accomodato Charles Leclerc al termine di una gara da protagonista.
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E allora c’è stato chi si è portato tablet o pc per vedere la gara e provare a sentire i rumori della pista. O chi ha preferito una passeggiata sotto il sorvolo delle Frecce tricolori, chi non ha rinunciato a sventolare la bandiera rossa con il Cavallino rampante e chi ha provato lo stesso a cercare di strappare un ricordo avvicinando le transenne nella speranza di incrociare un pilota. E poi chi si è accomodato davanti al maxischermo di Biassono, che unica ha proposto eventi ad hoc per non rinunciare al clima del weekend della Formula 1.