Le qualifiche del Gran Premio del Brasile consacrano Lando Norris, poleman ad Interlagos davanti alla Mercedes di George Russell. La Visa Cash App Racing Bulls di Yuki Tsunoda e l’Alpine di Esteban Ocon completano la seconda fila davanti alla Racing Bulls di Liam Lawson e alla Ferrari di Charles Leclerc. Una sessione complicata, posticipata dal canonico sabato pomeriggio al mattino di domenica a causa delle avverse condizioni metereologiche, restituisce l’eguagliamento di un record in negativo: cinque bandiere rosse, come a Imola 2022. In una qualifica durata ben oltre il tempo limite imposto dalla Federazione, Williams, Aston Martin e Ferrari si troveranno alle prese con una corsa contro il tempo per rimettere in sesto cinque vetture completamente distrutte in vista della gara anticipata alle 16.30 ora italiana del pomeriggio stesso di domenica.
F1, Gp Brasile: Q1 e bandiera rossa
Posticipata alle 11.30 ora italiana la qualifica per il Gran Premio del Brasile scatta ai limiti della visibilità: la pioggia battente non accenna a smettere e i venti piloti scendono in pista con set up modificati rispetto alla giornata di sabato per adattarsi meglio all’incognita dell’aderenza su un asfalto completamente rinnovato. La prima bandiera rossa arriva già nel Q1, dopo diverse escursioni fuori pista dei piloti che faticano a trovarsi a loro agio. L’argentino di Williams Franco Colapinto ferma il cronometro a 8 minuti e cinquanta dalla fine della prima sessione andando a muro e danneggiando la sospensione posteriore. Alla ripartenza Ocon sembra volare, mentre le due Ferrari, con il cambiamento delle condizioni della pista sembrano subiscono un crollo prestazionale pur qualificandosi entrambe per il turno successivo.
È il campione del mondo Max Verstappen ad aver fatto segnare il miglior tempo nel Q1, mentre Lewis Hamilton viene eliminato insieme alle due Haas di Oliver Bearman, Nico Hulkenberg e alle vetture di Colapinto e Zhou.
F1, Gp Brasile: Q2, Sainz a muro e nuova interruzione
Il Q2 sembra portare premesse migliori, infatti i 14 contendenti alla pole position tentano l’azzardo delle gomme intermedie. Il ferrarista Carlos Sainz però finisce a muro danneggiando pesantemente la numero #55 del Cavallino e provocando la seconda interruzione sui 5 minuti e 51 dal termine. È Norris il primo a scendere in pista alla ripartenza, mentre la Red Bull calcola mele i tempi e ne paga le conseguenze. Sceso per ultimo Verstappen verrà escluso dal Q3 per l’arrivo di una nuova bandiera rossa: quella provocata dall’incidente dell’Aston Martin di Lance Stroll.
F1, Gp Brasile: Q3, a muro Fernando Alonso per l’ennesima ripartenza e poi un’ennesima interruzione
Il Q3 per la prima volta dall’esordio del campione del mondo in carica scatta senza né l’olandese di casa Red Bull né il suo passato rivale Lewis Hamilton, eliminato nel turno precedente. Assenti anche Bottas, Perez, Sainz e Gasly. La quarta interruzione della qualifica arriva poco dopo il via del Q3: a finire a muro questa volta è l’altra Aston, quella di Fernando Alonso, che blocca il tempo con la pole position provvisoria di Norris. Un’ennesima ripartenza ed un’ennesima interruzione si susseguono rapidamente: Russell è il primo a lanciarsi, ma va lungo, subito dopo di lui esce anche Tsunoda, ma entrambi riescono a ripartire. È invece la Williams di Alex Albon a finire rovinosamente a muro nella lotta per il miglior tempo.
Il Q3 si conclude con il miglior giro di Norris fatto segnare all’ultimo tentativo nonostante fosse già il detentore della posizione del palo. In pista, sane e salve solo sette macchine. Sarà un’impresa per i meccanici delle scuderie coinvolte negli incidenti rimettere insieme le monoposto nello strettissimo tempo che le separa dalla gara delle 16.30. Grande difficoltà soprattutto per Aston Martin e Williams con entrambe le monoposto fuori uso, nonché particolare attenzione per quest’ultima con la vettura di Albon pesantemente danneggiata e non nuova a situazioni di scarseggio di pezzi di ricambio.