George Russell e Charles Leclerc fanno segnare rispettivamente i primi tempi nelle prime due (quasi inutili) sessioni di prove libere dell’ultimo appuntamento con il Mondiale di Formula 1 2023 sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi.
Gp Abu Dhabi: che cosa c’è in palio a Yas Marina
Il weekend si apre nel primo pomeriggio arabo con ben 10 esordienti in pista nella prima sessione di libere ed un secondo turno di prove “dominato” dalla bandiera rossa: tirare le somme e ricavare dati utili per qualifiche e gara costituirà una vera e propria impresa da parte dei dieci team impegnati nella stagione.
Benché la Formula 1 arrivi ad Abu Dhabi con le prime due posizioni del Mondiale Piloti già definite (doppietta Red Bull Verstappen-Perez decisasi lo scorso weekend a Las Vegas) e la prima posizione di quello costruttori già vinta da Red Bull con 6 gare d’anticipo sulla fine del Mondiale, il venerdì di libere di Yas Marina sarebbe dovuto essere molto importante per lo studio delle strategie dei team in lizza per le restanti posizioni. La lotta tra Mercedes e Ferrari in classifica costruttori per la seconda e terza posizione, infatti, si giocherà proprio nell’ultima tappa, mentre più indietro, anche quella tra McLaren e Aston Martin per il quarto posto al momento è davvero serrata.
Gp Abu Dhabi: le Fp1
Il primo turno di prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi prende il via senza entrambi i piloti titolari di Red Bull (sostituiti da Jake Dennis e Isack Hadjar) ed è dominato dall’inizio alla fine da George Russell. A classificarsi in seconda posizione a poco meno di tre decimi dal britannico, tuttavia, una grande sorpresa: il brasiliano Felipe Drugovich, uno dei dieci rookie schierati in pista dai team per la sessione. Non è la prima volta in questa stagione che si sente parlare del Campione del Mondo di F2 2022, nonché terzo pilota Aston Martin, che già nel venerdì di Monza era sceso in pista al posto di Lance Stroll facendo segnare, allora, il 18esimo tempo: non molto tempo fa si era anche speculato sul fatto che il brasiliano sarebbe potuto entrare in Aston Martin da titolare, al posto di Alonso, nel 2024 qualora Perez fosse stato costretto a lasciare Red Bull. Dopo le prestazioni dimostrate a Yas Marina, proprio sulla vettura dell’asturiano, il ventitreenne paranaense ribadisce al mondo di avere le carte in regola per un futuro in Formula 1, ma purtroppo non ancora un sedile.
Buona prestazione anche dell’Israeliano Robert Shwartzman, ottavo alle spalle del “compagno di squadra” Carlos Sainz. Il titolare ferrarista, infatti è settimo con un vantaggio di soli 27 millesimi sul terzo pilota del Cavallino alla sua quarta esperienza in pista in delle prove ufficiali di F1. Meno fortunata è invece la sorte degli altri otto esordienti: Frederik Vesti (in pista al posto di Hamilton), Jack Doohan (al posto di Ocon), Theo Pourchaire (sulla vettura di Zhou), Pato O’Ward (anziché Norris), Jake Dennis e Isack Hadjar (rispettivamente sulle monoposto di Verstappen e Perez), Zak O’Sullivan (sulla Williams di Albon) e Oliver Bearman (al posto di Hulkenberg), classificatisi in blocco oltre la dodicesima posizione.
Gp Abu Dhabi: le Fp2
Se nella prima sessione di libere solo 10 piloti dei 20 totali hanno potuto girare in vista della gara di domenica, nella seconda sessione le cose non sono andate di certo meglio: interrotta da due bandiere rosse, dai sessanta minuti di tempo ai conduttori sono rimasti poco più di 20 minuti per girare, con Leclerc che ha fatto segnare il primo tempo davanti a Norris e Verstappen. La prima bandiera rossa, arriva a causa di Carlos Saniz, che dopo poco meno di dieci minuti dal semaforo verde perde il controllo della propria vettura nel giro lanciato e si schianta violentemente contro le barriere Tech Pro di curva 3. Con la pancia divelta, le sospensioni, il muso e l’ala anteriore distrutti è costretto al ritiro, mentre in pista occorreranno 20 minuti per il ripristino delle barriere. Con la bandiera verde che viene data al crepuscolo, 17.35 ora locale, le vetture non riescono a completare neppure un giro di riscaldamento, poiché anche Nico Hulkenberg, tra i primi a scendere in pista perde il controllo, schiantandosi all’inizio del suo Push Lap. La sessione viene ripristinata a soli quindici minuti dalla bandiera a scacchi, e Verstappen, bisognoso di tempo e spazio solleva molte critiche superando una manciata di colleghi da destra nella pit exit (senza avere lo spazio per farlo). L’olandese già Campione del Mondo si classificherà terzo dietro a Leclerc e Norris, piloti che come lui non erano scesi in pista nella prima sessione.
Gp Abu Dhabi: le parole del campione di Formula E, Jack Dannis
Le parole di Jack Dannis, attuale campione del Mondo di Formula E con Andretti e collaudatore Red Bull, dopo aver testato nella prima sessione di libere la monoposto numero 1 di Max Verstappen: «Molti speculano dicendo che la macchina sia fatta su misura per Max, io generalmente non corro su delle Formula 1, ma sono salito su questa macchina e la sensazione è stata quella di salire su una macchina da corsa perfetta: è così che una macchina da corsa dovrebbe essere. Sì, Max è un talento, ma dietro le quinte lavora davvero duramente».