Ecclestone vuole i milioni di Monza, il fisco inglese un miliardo di Bernie

Grana fiscale per Berni Ecclestone a Londra: l’agenzia delle entrate britannica vuole dal patron della Formula uno un miliardo di sterline di arretrati. Succede mentre la delegazione dell’autodromo di Monza è Montecarlo per discutere del rinnovo del contratto.
Ecclestone a Monza
Ecclestone a Monza Elle Emme

Con la delegazione dell’autodromo di Monza a Montecarlo per discutere del futuro del Gran premio d’Italia arriva una tegola, inglese, per il patron della Formula uno Bernie Ecclestone. Il fisco britannico vuole da lui un miliardo di sterline di arretrati. Che ovviamente non ritiene di doverli versare.

Tutto risale a un accordo stipulato nel 2008 tra Ecclestone la l’Hmrc, il fisco anglosassone, che aveva preso di mira la società “Bambino trust” per i patrimoni anche della ex moglie e delle figlie. Valore: 3 milioni di sterline. Base, il Liechtenstein. Anno di nascita: il 1997. La Corona inglese ha voluto vederci chiaro e nonostante l’accordo del 2008 la Corte suprema d’Albione ha stabilito che Ecclestone aveva nascosto informazioni importanti e quindi quell’intesa non è più valida. Traduzione: un miliardo di sterline, cioè 1,4 miliardi di euro.

Tutto succede – si diceva – proprio mentre Monza, o meglio il suo autodromo, ha dato appuntamento a Ecclestone a Montecarlo dove nel fine settimana si corre il Gran premio per parlare del rinnovo del contratto per il Gp di Formula uno d’Italia a Monza. Sul piatto, una richiesta da parte di Berni di 25 milioni di euro per mantenere la gara all’autodromo nazionale anche dopo il 2016: è più o meno il doppio di quanto pagato fino a oggi.