Coppa del mondo di calcio, mostra per i 50 anni: nato a Paderno, il trofeo 40 anni nelle mani di Zoff

La Coppa del mondo sull’aereo Mundial che riportò a casa i campioni del mondo del 1982

L’urlo di Tardelli, le tre parole scandite con enfasi misurata da Nando Martellini: “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo”. Immagini, suoni ed emozioni che fanno sorridere il cuore e riportano la mente all’estate del 1982, il Mundial di Spagna di Pablito Rossi di Zoff che alza al cielo la Coppa del mondo. Quello che è “il Sacro Graal del pallone, uno degli oggetti più iconici del pianeta, l’Oscar del calcio mondiale”.

Coppa del mondo: una mostra a 50 anni dalla nascita

Non solo parole scelte a caso, quelle di Vivytaly, regista della mostra “Ali e MondiAli” che si apre domani, domenica 12 giugno alle 11, al Parco e museo del volo di Somma Lombardo, Volandia. Il tutto, a 50 anni dalla nascita di quel trofeo “oggetto del desiderio di miliardi di persone. Alta 36,8 centimetri per 6 chili di peso, in oro massiccio a 18 carati” e con “un valore commerciale di 130mila euro”, come spiegano i curatori dell’evento. Che si protrarrà sino al 31 ottobre, con vista sui Mondiali in Qatar, e che gode del patrocinio del Coni, Figc e Regione Lombardia.

Coppa del mondo: la nascita a Paderno, con Cazzaniga

A scendere in campo per questa partita di suggestioni ci sarà anche Claudio Gentile, il giocatore che annullò Maradona e Zico, padrino e presente domenica alla mostra, primo goleador della petizione che Vivytaly inviterà i Campioni del mondo del 1982 e del 2006 perché la città di Milano dedichi una via o una piazza a Silvio Cazzaniga. Sì perché il trofeo più ambito al mondo ha la paternità dell’artista meneghino, classe 1921, scomparso a 95 anni nel novembre 2016. Fu dal suo genio e dalle sue mani che nacque la Coppa del mondo, prescelta tra i 53 progetti provenienti da ogni angolo del globo per prendere il testimone della Coppa Rimet. La Fifa scelse il lavoro di Cazzaniga nel gennaio 1972 e due anni dopo, ai Mondiali di Germania, Franz Beckenbauer fu il primo a sollevarla al cielo. Così lontano da quella Paderno Dugnano in cui, di fatto, Cazzaniga partorì il trofeo. Nei locali della Gde Bertoni, fucina anche della Champions League e dei trofei commissionati dalla Uefa. Azienda oggi condotta da Valentina Losa, figlia di quel Giorgio che diede i natali anche all’acronimo aziendale, affiancando al primo nome anche Dionigi ed Emilio, gli altri suoi nomi di battesimo.

Coppa del mondo in mostra: il libro su Paolo Rossi

Al fischio d’inizio di “Ali e mondiAli”, domani scenderanno in campo anche il generale Salvatore Bellia, che pilotò l’aereo Mundial, i familiari di Silvio Cazzaniga, il sottosegretario di Regione Lombardia, Alan Rizzi, il più grande collezionista al mondo di figurine, Gianni Bellini, e il primo collezionista al mondo di biglietti da stadio, Matteo Melodia. Sabato 25 giugno sarà invece presentato il libro “Per sempre noi due” di Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi.