Calcio, la Figc squalifica Fabio Iurato, patron del 1913 Seregno, ma non sa che la società è inattiva

L'incredibile circostanza emerge leggendo gli atti inerenti le decisioni adottate nella camera di consiglio del 4 ottobre, per una vicenda relativa al settore giovanile
Fabio Iurato, 57 anni, dal gennaio del 2022 alla guida del 1913 Seregno, che ha portato all’inattività

La sezione disciplinare del tribunale federale della Figc ha pubblicato lunedì 16 ottobre le motivazioni delle squalifiche decise dopo la camera di consiglio di mercoledì 4 ottobre nei confronti di dirigenti o collaboratori del 1913 Seregno, sodalizio ormai classificato come inattivo, vista la sua mancata iscrizione al campionato di Eccellenza. Nello specifico, il collegio presieduto da Pierpaolo Grasso ha appiedato per sei mesi l’amministratrice unica Silvia Amodio, per tre mesi il patron Fabio Iurato e per un mese Carlo Carraffa, oltre a stabilire un’ammenda di 700 euro in capo alla società.

Tribunale Figc: il dettaglio di quanto accaduto

Scendendo nel dettaglio delle motivazioni, il tribunale ha ritenuto che le dichiarazioni di Carraffa abbiano sostanzialmente «provato quanto ipotizzato dalla procura al termine della copiosa attività d’indagine, vale a dire l’effettivo espletamento da parte del Carraffa dell’attività di scouting e selezione di giovani atleti in favore della società 1913 Seregno, senza essere tesserato ed in assenza dei requisiti come è emerso, fra l’altro, anche dalle audizioni effettuate in sede di indagine, non confutate, né contestate in alcun modo dagli odierni deferiti. Va evidenziato, infatti, che è emersa la pattuizione di un compenso economico fra il sodalizio societario ed il Carraffa, pur in assenza di formalizzazione di incarico, prassi seguita dalla società anche per altri incarichi». Ed ancora: «Accertata, quindi, la sopra indicata irregolarità, questo tribunale deduce la effettiva sussistenza delle contestazioni formulate nei confronti di Fabio Iurato, i cui poteri di rappresentanza della società, al di là del ruolo formale rivestito da Amodio, sono stati riconosciuti dallo stesso in sede di audizione. In tale veste il suindicato deferito ha consentito l’espletamento della non formalizzata attività del Carraffa. Analogamente deve ritenersi sussistente la responsabilità di Amodio, in quanto il ruolo formale dalla stessa rivestito non la esime dalla relativa assunzione di responsabilità conseguente alle irregolarità poste in essere nella gestione societaria, come individuate nelle contestazioni della procura federale».

Tribunale Figc: la beffa nei confronti della tifoseria azzurra

I fatti contestati risalgono alla stagione 2022-’23. Silvia Amodio e Fabio Iurato hanno beneficiato di un dimezzamento della pena, rispetto a quanto richiesto da Francesco Keller, in rappresentanza della procura federale, mentre Carraffa ha visto ridotta la sanzione a suo carico ad un terzo, «in considerazione della categoria nella quale milita attualmente il 1913 Seregno (campionato di Eccellenza – Lombardia), ritenendo che possano considerarsi, nella misura indicata dal tribunale, pene adeguatamente afflittive». Peccato solo che il 1913 Seregno, per decisione della sua proprietà, in particolare del patron Fabio Iurato, al campionato di Eccellenza lombardo in corso non sia mai stato iscritto: l’ennesima beffa nei confronti della tifoseria azzurra, la cui passione sportiva è stata maltrattata all’eccesso dalla disastrosa gestione romana.