Calcio, il tribunale della Figc dichiara inammissibile il ricorso del Breno contro il Seregno

I bresciani chiedevano la penalizzazione di 14 punti in classifica degli azzurri, contestando il tesseramento di Dramane Konatè. Dovranno pagare le spese, nella misura di 3mila 500 euro
L’esultanza dei giocatori del Seregno al termine del playout contro il Breno

Il tribunale federale della Figc, presieduto da Carlo Sica, ha bocciato ancora una volta l’istanza di misure cautelari monocratiche presentata dal Breno, finalizzata ad ottenere una penalizzazione di quattordici punti del Seregno nella classifica del girone B del campionato di serie D, a seguito del caso che vede al centro il difensore ivoriano Dramane Konatè. In coda all’udienza celebrata giovedì 15 giugno, il tribunale stesso ha dichiarato inammissibile il ricorso dei bresciani, condannandoli al pagamento delle spese, quantificate in un importo di 3mila 500 euro.

Serie D: sotto la lente il tesseramento di Konatè

Seregno e Breno sono state avversarie allo stadio Ferruccio nel playout giocato domenica 14 maggio, terminato sullo 0-0, risultato che ha consentito ai brianzoli di ottenere la permanenza in serie D, in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare. La posizione di Konatè era stata contestata già in precedenza anche dalla Real Calepina, poiché quello con la società azzurra è stato il suo quarto tesseramento in una sola stagione, a fronte di un limite massimo indicato in tre tesseramenti. Il contenzioso davanti alla giustizia sportiva, però, fin qui ha sempre premiato il Seregno. Ora il Breno potrebbe rivolgersi al collegio di garanzia del Coni, nell’estremo tentativo di cercare di far valere le sue ragioni.