La campagna di rafforzamento per la Serie A del Monza passa dai nomi altisonanti di Cragno, Marlon, Sensi e Pessina, dall’usato sicuro rappresentato da Caprari e Pablo Marì, dalla voglia di rilancio di Izzo e Petagna, ma anche dall’esplosione di qualche giovane talento che, per forza di cose, dovrà essere protagonista per dare profondità ad una rosa ostacolata necessariamente dai regolamenti in corsa.
Il mercato del Monza: si poteva fare di più? Probabilmente. Meglio? Difficilmente
Si chiude con 16 entrate il mercato del Monza. Inutile fare il conto delle uscite per due motivi, alcuni giocatori sono rimasti in rosa, ma non in lista, altri sono addirittura fuori rosa e fuori lista, in attesa di trovare una nuova collocazione che, a questo punto, arriverà solamente a gennaio o in caso di rescissione anticipata del contratto di lavoro. Si poteva fare qualcosa di più? Probabilmente. Perché alla fine dei conti mancano ancora un centrocampista muscolare da mettere insieme a tutti i bravi palleggiatori già in rosa ed un attaccante di categoria, un centravanti finalizzatore o una seconda punta capace di creare superiorità, a seconda di quella che lo staff avrebbe individuato come maggior necessità. Si poteva fare qualcosa di meglio? Difficilmente. Perché il Monza ha speso molto o ha programmato di spendere molto con i riscatti, perché per quanto particolare rimane comunque una neo promossa e perché non è facile aggirare un regolamento che ti impone al massimo 22 senior.
Il mercato del Monza nome per nome dalla sicurezza Cragno
In porta è arrivata la sicurezza Cragno, già nel giro della nazionale ed il talento Sorrentino dal Pescara. In difesa i maggiori movimenti. Andrea Ranocchia, il primo ad arrivare, è già fuori lista a causa dell’infortunio alla caviglia. Come centrali sono stati presi Marlon e Pablo Marì. Carboni è un talento da far crescere. Mentre Izzo è il rinforzo dell’ultima ora. Il giocatore ha dato il meglio a Torino, ma aveva uno stipendio ingombrante ed è stato messo da parte. Cerca rilancio al Monza. Sugli esterni le scommesse sono Birindelli e Ferrarini, curiosamente sono stati tutti e due, a loro modo, protagonisti sul cammino del Monza in Serie A, il primo disputando la finale playoff con il Pisa, il secondo invece strappando la promozione con un gol all’ultima giornata a Perugia.
Monza, i nomi del mercato ruolo per ruolo: il centrocampo
A centrocampo i nuovi arrivati portano talento, palleggio, gioventù ed esperienza. Cronologicamente Rovella è l’ultimo della lista. Arrivato a poche ore dal gong di chiusura, sarà il regista della squadra. Giovani come lui o anche di più, Filippo Ranocchia e Bondo. Il primo altrettanto in uscita dalla Juventus, l’anno scorso al Vicenza, già in campo in quest’avvio di stagione. Il secondo invece talentino francese svincolato, è stato anche agli Europei Under19 con la sua Nazionale. I pezzi grossi però sono Sensi, in prestito dall’Inter, e Pessina, rilevato dall’Atalanta per il grande ritorno in biancorosso dopo gli esordi nel settore giovanile ed in Serie C.
Monza, i nomi del mercato ruolo per ruolo: l’attacco
In attacco poco, ma tanto. Poco, numericamente, tanto, come impatto. Caprari è reduce da un’annata in doppia cifra all’Hellas Verona. A lui il compito di innescare i compagni sotto porta. Petagna invece cerca rilancio dopo qualche stagione in chiaro scuro con il Napoli, soprattutto a causa dello scarso utilizzo. Non è ancora entrato in forma e non ha ancora mostrato il suo potenziale. Servono una decina di reti da parte sua per sognare una classifica più tranquilla.
Monza, il mercato è definitivamente chiuso? Non proprio
Effettivamente il Monza potrebbe operare ancora nel campo degli svincolati. Ci sono buoni nomi e alcuni potrebbero fare al caso della squadra di Stroppa. Si è già fatto il nome di Ceppitelli del Cagliari o di Ilicic appena uscito dall’Atalanta o anche di Denayer, cercato durante il mercato; ci sono anche tanti volti noti a livello europeo, profili suggestivi. Il problema di questi giocatori è che è impossibile riattivarli in pochi giorni ed il primo contributo utile difficilmente potrebbero darlo prima della pausa di inizio novembre, quando si giocherà il Mondiale. Ne vale pena? Probabilmente no. Solo in caso di investimento importante per un giocatore della giusta età e della giusta caratura.
Monza, la formazione titolare di Stroppa: modulo 3-5-2
Il modulo è sempre il 3-5-2. Stroppa si fida e crede che i suoi giocatori, una volta entrati in forma, possano fare la differenza così. In porta per ora il dualismo vede Di Gregorio titolare, per ora. In difesa Izzo, Pablo Marì e Marlon sembrano certi del posto, quanto meno per maggior esperienza a certi livelli. Sugli esterni partiranno Birindelli e Carlos Augusto, sono quelli che danno più sicurezze e anche più sfogo alla manovra. In mezzo il terzetto designato sembra Sensi, Rovella, Pessina. Sembra, perché la concorrenza è tanta e perché il rischio di infortuni elevato. In attacco quasi impossibile uscire da Caprari-Petagna.
La formazione del Monza: le prime alternative del mister
Le prime alternative sono sicuramente Cragno per la porta e Caldirola e Carlos Augusto per la linea a tre di difesa. Con l’eventuale arretramento del brasiliano da braccetto, D’Alessandro è la prima opzione sulla sinistra, mentre Molina può giocare su entrambe i lati. A centrocampo, dalla panchina, Valoti, Ranocchia e Machin partono alla pari. Barberis vice Rovella. In attacco, Mota Carvalho prima opzione per entrambi i ruoli. Ciurria potrebbe essere la sorpresa per cercare di aprire le difese, Gytkjaer invece per aggiungere peso al reparto nei momenti di difficoltà o con il risultato particolarmente in bilico.
Monza (3-5-2): Cragno; Izzo, Pablo Marì, Marlon; Birindelli, Pessina, Rovella, Sensi, Carlos Augusto; Caprari, Petagna. All.: Stroppa.