Lo stadio Ferruccio è oggetto di una polemica tra il Seregno calcio e l’amministrazione comunale di Seregno. Giovedì 2 febbraio, la società calcistica ha pubblicato un post sulla sua pagina di Facebook, annunciando che la gara di campionato contro il Ponte San Pietro sarà disputata domenica 5 febbraio allo «stadio Caduti di Superga di Giussano», con inizio alle 14.30. Questo a causa del fatto che l’impianto di piazzale Olimpico a Seregno sabato 4 febbraio sarà utilizzato dal Como Women, che affronterà la Roma, e domenica 5 febbraio dal Sangiuliano City, che sfiderà invece il Lecco. «Scusandoci del disagio creato ai nostri tifosi -recita il post-, rimaniamo basiti dall’indifferenza della nostra giunta comunale che, ancora una volta, ci fa sentire ospiti a casa nostra. Cogliamo l’occasione per ringraziare la società Sangiuliano City, che ci ha aiutato nel trovare una nuova sistemazione per disputare la nostra partita, e la società Vis Nova Giussano, per l’ospitalità. Evidentemente 110 anni di storia per qualcuno non contano un granché e, nonostante il grande rammarico, lotteremo ancora più uniti verso il nostro obiettivo».
Stadio Ferruccio: la replica del sindaco di Seregno
Immediata o quasi la replica del sindaco di Seregno Alberto Rossi: «Ho letto con dispiacere il post del Seregno calcio, da cui si evince che l’amministrazione non consideri la società ed i suoi 110 anni di storia. Lo ritengo ingeneroso rispetto ad un’amministrazione che in due anni ha investito circa un milione di euro per le strutture in cui vive questa società, tra gli adeguamenti allo stadio, per permettere lo svolgimento della serie C, e soprattutto sul Seregnello, per il settore giovanile. Non sono tante le amministrazioni che hanno compiuto investimenti analoghi, in una congiuntura economica così complicata, raggiungendo nel frattempo una intesa di lungo periodo sullo stadio con la società, intesa che mancava da decenni e dove tra l’altro il Comune si impegna in maniera importante anche su alcune spese di gestione. Tutto questo ha mostrato e mostra l’attenzione dell’amministrazione». Quindi, il passo successivo: «Ancora una volta dobbiamo sottolineare che la coabitazione allo stadio Ferruccio è una situazione che non abbiamo assolutamente cercato noi, ma che almeno in una prima fase era benvista e promossa dal Seregno calcio in primis, come confermano dichiarazioni pubbliche della società sui giornali di pochi mesi fa, e che ha visto poi la nostra disponibilità. In generale, dunque, la problematica della gestione delle possibili sovrapposizioni era nota alle parti. L’ordine di priorità è definito da norme della federcalcio, quindi non gestibili dal Comune di Seregno. Le regole federali impongano un livello di priorità in caso di sovrapposizioni legato alla categoria in cui si gioca, tale per cui il Comune non pare avere margini di azione o modalità di gestione». Infine, la chiosa: «Arrivati a questo punto della stagione e avendo visto da vicino cosa comporti questa coabitazione a tre, è chiaro che, in vista di quanto si deciderà per la prossima stagione sportiva, terremo conto con grande attenzione dell’esperienza maturata, considerando sempre la priorità che la nostra storica società cittadina abbia l’opportunità di svolgere al meglio la propria attività e che i tifosi del Seregno calcio siano nelle condizioni di vivere al meglio la propria passione sportiva».