Calcio dilettanti rinviato a settembre: «Giusto, ma tutto il movimento è a rischio»

Le società sportive di Monza non condannano lo stop prolungato del calcio dilettanti fino a settembre. «Giusto» dicono le società, ma un problema c’è: «Tutto il movimento così è a rischio»
Monza Campionati calcio minore fermi
Monza Campionati calcio minore fermi Fabrizio Radaelli

Se ne riparla a settembre. Speriamo. Intanto, però, la Lega Nazionale Dilettanti ha eliminato definitivamente la possibilità di ripartenza dei campionati dall’Eccellenza in giù e di quelli giovanili.

Il Consiglio Direttivo della Lnd, in pratica, ha riconosciuto come «non vi siano le condizioni per la ripresa delle attività in ambito regionale non di rilievo nazionale». Per i campionati di Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria, dunque, è già tempo di pensare all’annata 2021-2022. Questa stagione, amaramente archiviata, si era messa in cammino, per essere poi bloccata a ottobre, con la timida speranza di una ripartenza in tempi migliori.

Un’illusione spazzata via dalla decisione della Lnd. «Una scelta – commenta Fabio Villa, direttore sportivo della Juvenilia, società con la prima squadra in Prima categoria – che ritengo giustissima. Non c’erano, infatti, le condizioni per una ripresa dell’attività. Dal punto di vista del morale, in questa fase, manca pure la voglia. Noi, intanto, ci stiamo attrezzando per la ripresa. Confidando, ovviamente, in un miglioramento della situazione generale».

L’altra società monzese con una formazione di Prima categoria è La Dominante. «Concordo pienamente – commenta il direttore sportivo Mauro Sala – con questa decisione. Troppa insicurezza. Noi, una quindicina di giorni fa, avevamo sospeso gli allenamenti della prima squadra. Aveva poco senso continuare a svolgerli. I ragazzi si allenavano da soli».

«Fino a venerdì scorso – sottolinea Antonio Marchetta, presidente del Città di Monza – potevano perlomeno vedere la felicità sui volti dei ragazzini che venivano qui ad allenarsi. Ora non c’è più nemmeno questa opportunità. Gli allenamenti della formazione di Seconda categoria li avevamo fermati già a ottobre. Ma se non si dovesse ripartire rapidamente, l’intero movimento calcistico sarebbe a rischio».