Un anno e mezzo fa se ne andava Fabrizio Pirovano. Ancora oggi sono tanti gli amici del “Piro” che continuano a commemorane il ricordo attraverso iniziative ed eventi benefici, come la corsa natalizia Run4Piro organizzata dal Motoclub di Biassono per raccogliere fondi per la ricerca oncologica dell’ospedale Niguarda.
Appuntamento venerdì 15 dicembre, il ritrovo è fissato per le 19.30 alla palestra della scuola Verri, in via don Minzoni, dove sarà possibile registrare la propria iscrizione. Via a partire dalle 20.30. Due i percorsi studiati dagli organizzatori: uno da 5 chilometri per i neofiti e uno da 10 per i corridori più esperti. Per tutti, a fine corsa, ci saranno estrazione dei premi e panettone.
Una corsa pre natalizia organizzata dagli amici del Piro per scambiarsi gli auguri e per ricordare il centauro nel migliore dei modi. Un modo per stare insieme facendo del bene – aveva spiegato Claudia Citterio, ideatrice della corsa – per sostenere lo stesso ospedale dove il campione è stato in cura.
Ma quello che tutti i suoi tifosi aspettano dal giorno dell’addio è l’intitolazione di una curva dell’autodromo proprio al campione di Superbike e Supersport. Un desiderio che fino a oggi non ha ancora avuto alcuna risposta. Ecco allora la raccolta firme online lanciata dal Partito della meccanica pura sulla piattaforma change.org. Un’iniziativa che ha già raccolto 4.248 firme, con l’intento di arrivare al più presto a 5.000.
«Da quando Fabrizio Pirovano ci ha lasciati si è parlato svariate volte di dedicargli un tratto del circuito di Monza – scrivono gli ideatori della petizione -. Lui, che della pista è stato il re lo merita. È stato uno dei simboli della Superbike e della Supersport. Ad oggi sembra tutto dimenticato, ma gli appassionati non possono dimenticare quello che è stato il Piro. Aiutateci a ottenere questa conquista per un uomo che ha sempre avuto questo circuito e le moto nel cuore».
E nell’attesa che il sogno di migliaia di fan e dei tanti amici che lo hanno conosciuto possa diventare realtà, Biassono continua a ricordare il suo concittadino, stroncato a soli 56 anni, che nonostante i successi di carriera non ha mai scordato il suo paese d’origine e soprattutto quel circuito dove, come ha ripetuto in tante interviste, si sentiva davvero a casa.