Il 2020 non è ancora finito ma continua nel suo confermarsi un anno triste. Questa mattina se n’è andato Romolo Tavoni, 94 anni, una figura unica, irripetibile, ma soprattutto vera, nella storia dell’automobilismo sportivo e dell’autodromo monzese in particolare. Modenese, per oltre un decennio al fianco di Enzo Ferrari, da cui ha appreso molto, è stato in seguito dirigente dell’Automobile Club Milano, partecipando attivamente a metà anni Sessanta alla creazione di due realtà che hanno alzato il livello dell’ente milanese: la 1000 Chilometri e il Trofeo Cadetti. In seguito è approdato a Monza dove ha diretto un numero infinito di gare, con quel suo piglio risoluto ma sempre alla ricerca della soluzione migliore, anche se non era farina del suo sacco. Decine di Gran Premi d’Italia diretti in prima linea che lo hanno fatto stimare dal mondo della Formula 1, quel mondo che molto tempo prima lo aveva visto direttore sportivo in anni tragici ma anche fecondi per la Casa di Maranello. Monza sarà sempre grata all’opera di Romolo Tavoni, che oltre ad essere stato un dirigente Sias illuminato si è sempre sentito ben più che un cittadino onorario della nostra città.
Autodromo, addio a Romolo Tavoni: ha incarnato per anni il circuito di Monza
Addio a Romolo Tavoni. Dirigente e appassionato, spalla destra di Enzo Ferrari negli anni in cui “Il Cavallino” è diventato il mito Ferrari. Nella sua carriera, trascorsi anche in Automobile club Milano. Sua la firma sul trofeo Cadetti e la 1000 Chilometri.